Se non lo conoscete ancora bisogna che lo cerchiate. Lo cerchiate nei negozi di dischi, su youtube o su soundcloud.

O guardiate il suo sito www.gianmariatesta.com.

Oppure lo scoviate in una nelle rare apparizioni televisive o lo seguiate a teatro. Con Giuseppe Battiston, lo scorso anno, hanno fatto rivivere il poema “Italy” scritto nel 1904 da Giovanni Pascoli, dedicato  al tema delle migrazioni contemporanee.

Ma soprattutto partecipiate ad uno dei suoi concerti. E’ in giro da novembre scorso e dopo le tappe italiane, ha suonato al Prinzregententheater di Monaco di Baviera (20 dicembre) e ha fatto due serate nella prestigiosa L’Alhambra di Parigi (23 e 24 gennaio).

Noi, che lo seguiamo dai tempi di Mongolfiere (1995) e Lampo (1999) e che lo abbiamo ascoltato a Dudelange (nel 2003) e alla Philharmonie di Luxembourg (nel 2006) continuiamo a cercarlo  e questa volta lo abbiamo trovato  a Vendenheim lo scorso 27 gennaio.

Avevamo chiesto un’intervista per VoicesbyPassaParola http://www.passaparola.info/programmafebbraio2012/) , la nostra trasmissione del sabato mattina su Radio Ara (www.ara.lu) di Lussemburgo, durante la quale spesso ospitiamo musicisti italiani di riguardo.

Arriviamo in anticipo sui tempi concordati presso l’ Espace Culturel di Vendenheim, ad una manciata di chilometri da Strasburgo, in Alsazia. Il centro è situato vicino al Comune ed è dotato di cinema, biblioteca, auditorium e bar (oltre agli uffici). Uno spazio impensabile per un paesino italiano e che, quasi quasi, batte pure i centri culturali lussemburghesi che si limitano ad avere l’ auditorium si, ma il cinema, no…..

In effetti, avevamo fissato l’orario dopo il soundcheck (che in Francia chiamano balance) ma siamo potuti restare.

Gianmaria Testa non è uno che se la tira, è uno come noi, un musicista che fino a poco tempo fa ha fatto un altro lavoro  (il capo stazione vicino Cuneo) e che conosce benissimo il valore del rapporto con il pubblico (e in questo caso con due dei suoi più grandi fan!) dunque, ci ha fatto assistere.

Il Gianmaria Testa Quartet è composto oltre a lui, da Philippe Garcia alla batteria, Nicola Negrini al contrabbasso, Piero Ponzo alla chitarra.

Ci emozioniamo sulle prime note di Da questa parte del mare, il disco dedicato interamente al tema delle migrazioni moderne e vincitore della Targa Tenco nel  2007.

Poi arrivano le prime note di Vitamia, il suo ultimo lavoro  (Produzioni Fuorivia / Egea / Harmonia Mundi).   11 tracce che rappresentano una riflessione personale e sociale lunga 50 anni, 18 000 giorni (come recita il titolo di una delle canzoni dell’album), un affresco sentimentale e umano che (secondo Rock in Road, rivista del settore)  come la vita, porta con sé diverse sfumature e diversi colori musicali.

“Un diario privato ma condivisibile – dice Testa -.  Una sorta di laicissima preghiera per il futuro”.

Arriva il tempo dell’intervista. Gianmaria ci saluta e ci riconosce. Poi  ci invita nel suo camerino. Davanti a un bicchiere di bianco, un pinot grigio della zona (che bevo solo io poichè Paolo è astemio al vino), ci racconta VITAMIA tuttoattaccato. Ma non solo….

Cliccate sul link per aprire la pagina dell’intervista:

http://soundcloud.com/passaparola/intervista-gianmaria-testa

G.T.: “Ma di qui a Lussemburgo ci avete messo un po’?!….

Da Luxembourg-ville a Strasbourg ci sono solo 221km. E speriamo di vederti prossimamente in concerto anche qui!

(intervista  audio a cura di Paolo Travelli)

 

Paola Cairo

paola@passaparola.info

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