Il consumismo esasperato dei nostri tempi ha contagiato anche la tradizionale e originale sobrietà della calza della Befana, sostituendo fichi secchi, noci, nocciole, arance e carrube, che appagavano le trepidanti attese dei nostri nonni
L’usanza di inserire frutta nella calza della befana, oltre che da situazioni economiche, era anche motivata da una saggia e abituale attenzione per la salute dei più piccoli.
Come per la carruba, alimento di riconosciute e importanti proprietà nutrizionali e salutistiche. Lunga fino a 25cm e larga fino a 3 cm, di colore marrone scuro, è il frutto di un imponente albero sempre verde tipico del sud Italia, Sicilia e Sardegna.
La storia del mondo è piena di cose che sono andate perdute, la carruba custodisce un patrimonio nazionale fatto di antichi sapori, con un aroma inconfondibile che riporta tutti indietro nel tempo. Oggi più che mai è importante portare alla luce antiche usanze dimenticate, secondo uno studio italiano, condotto da Roberto Berni Canani, ordinario di pediatria e direttore del programma di allergologia pediatrica dell’Università Federico II di Napoli, è in aumento la comparsa di allergie alimentari nei bambini, dovute al consumo di preparazioni industriali come caramelle, biscotti e merendine.
Oggi, 6 gennaio, carrube per tutti!
Mariagrazia Ciliberto Peresi