Un concerto a 5 stelle e un perfetto servizio al fine di preservare la nostra salute

La Philharmonie Luxemburg ha ripreso il suo programma di spettacoli dopo la pausa delle festività natalizie. Venerdì 14 gennaio l’ha fatto con un concerto spettacolare, protagonista la sua orchestra diretta da un Gustavo Gimeno in gran forma. Una performance oltre ogni aspettativa: coinvolgente, incalzante, che ha accostato con garbatissima audacia opere del passato e pezzi contemporanei. Ma su tutto è spiccata la partecipazione di Beatrice Rana, giovane gran talento italiano. La pianista salentina (è nata a Copertino, in provincia di Lecce), classe 1993, vanta già, sebbene giovanissima, una carriera di tutto rispetto, protagonista da tempo di spettacoli nei palcoscenici internazionali più prestigiosi.

Figura esile ed elegante, una grande energia, la Rana ha mosso le sue mani sul pianoforte con magica maestria…Ma il capolavoro su tutto l’ha fatto la Filarmonica stessa, dove è brillata una perfetta organizzazione con servizio di controllo del rispetto delle norme sanitarie. Controlli discreti, veloci, tantissimo personale a disposizione, tamponi rapidi per chi ancora non avesse fatto la terza dose di vaccino.

Un’efficienza e un rigore che sono stati meritatamente ripagati da una sala piena, seppur con le dovute distanze e il pubblico dotato di mascherina. A dimostrare che la paura non ha motivo di esistere. Che si può uscire in sicurezza, e che si deve uscire: per distrarsi, divertirsi, ricominciare a vivere e a ‘’pensarsi’’ di nuovo in una esistenza che mette la cultura, la musica, lo spettacolo, lo svago fra le nostre priorità. Per la nostra salute mentale e come balsamo al nostro spirito. L’inverno è lungo, nel Granducato ancora di più. Le occasioni non mancano, le proposte culturali hanno prezzi abbordabili, i mezzi per raggiungere le sale da concerto sono comodi e gratuiti. Non abbiamo scuse per chiuderci in casa. La pandemia non ci da tregua? Da qualche parte bisognerà pure ricominciare. Forse dalla musica è un buon inizio. 

Maria Grazia Galati

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