A Hesperange si è svolto, giovedì scorso, alla presenza della Ministro dell’Ambiente Carole Dieschbourg (nella foto), la proiezione del film documentario «Sacré Village» della regista Marie Monique Robin. Il documentario racconta di un piccolo villaggio alsaziano, Ungersheim (Francia – Dip. Haut-Rhin, 15 km a nord di Mulhouse, ndr), dove mostrano come un mondo eco-sostenibile è possibile.
Con il modello di «transizione ecologica», la comunità di Ungersheim, infatti, ha quasi raggiunto la piena autonomia alimentare ed energetica del territorio. Con un economia circolare che incoraggia la produzione e la consumazione di prossimità, promuovendo formule abitative durevoli e creando posti di lavoro continuativi. Tutto questo è realtà che preserva la biodiversità e rende più saldi i legami comunitari.
Sembra tutto impossibile? Non si direbbe a vedere come in maniera pratica e durevole questa piccola comunità francese ci stia riuscendo. “Queste e altre comunità in Europa stanno seguendo il modello e in Lussemburgo – dice a margine dell’evento la Ministro Carole Dieschbourg – c’è il Comune di Beckerich. Inoltre, abbiamo fatto una convenzione con il Movimento delle «Transizioni Ecologiche» che sta coordinando tutte le località che si sono impegnati a rispettare il patto climatico. Un «Patto» verso la «Transizione ecologica» voluto e stipulato tra lo Stato e tutti i Comuni del Lussemburgo”.
Carole Dieschbourg ci tiene a sottolineare il suo livello pratico per affrontare le questioni ecologiche e ambientali oltre a quello teorico. Infatti, racconta che prima di fare politica e diventare Ministro, gestiva l’impresa familiare a Echtenarch, dove si producono farine biologiche con mulini ad acqua.
“Dell’Europa e le sue politiche, in materia di ecologia – afferma Dieschbourg – bisogna dire che molte direttive vanno nella direzione giusta. Quello che oggi è importante – continua il Ministro – è ridare lo spirito europeista ai cittadini, mostrando cosa «l’Europa» può fare lavorando bene, se i politici avranno il coraggio di voler cambiare le cose. Quello che mi rende per il momento un pò triste è che molti tendono a separare e mostrare le differenze invece che sottolineare che l’Europa è un enorme progetto di pace che ha migliorato la situazione di vita in moltissime regioni d’Europa. Devo dire però che durante i negoziati per l’accordo di Parigi nel 2015 (sul clima, ndr), ho avuto l’enorme fortuna, come Ministro del Lussemburgo, di trovare alleanze trasversali con altri Ministri dei Paesi partner, pronti a battersi per migliorare la qualità di vita soprattutto nell’ambito della eco-sostenibilità”.
Anche perchè l’ambiente è una fonte vitale e non può essere trattato come un optional.
Francesco Mind Fiorentino