Ieri sera alla Philharmonie de Luxembourg il giovane direttore Maxim Emelyanychev ha diretto la splendida mezzosoprano Joyce DiDonato in “Dido and Æneas!“ l’opera di Purcel che fa rivivere su scena l’eroina sublime e tragica, abbandonata da Enea, sacrificata sull’altare dell’incoscienza umana
Il primo brano della serata: l’Oratorio Jephte di Giacomo Carissimi, viaggia su una costante linea elegante per tutta la sua durata, da sottolineare il pregevole solo del basso Matteo Bellotto, che ha esaltato ancor di più tale eleganza, per poi concludersi con un corale che ha colmato l’Auditorium della Philharmonie di Lussemburgo, con una omogeneità, rotondità e colore di suono, che hanno lasciato lo spettatore incantato e sospeso in una atmosfera rarefatta.
L’ensamble Pomo d’Oro con il Pomo D’oro Choir, diretto dal spumeggiante nonché magistrale Maxim Emelyanychev ci ha donato un’ interpretazione veramente degna di nota, ma la vera ciliegina sulla torta è stata il secondo brano in programma: il Didone ed Enea di Henry Purcel.
Gli addetti ai lavori e gli appassionati di musica antica e barocca, soventemente definiscono tale opera, come una delle più belle composizioni musicali di tutti i tempi!
Se poi l’esecuzione praticamente perfetta con un formidabile cast, è capitanata dalla sempre insuperabile Joyce DiDonato, alias Didone, alla direzione artistica, anche se ieri sera è apparsa non in splendida forma, “l’ovvia” stand ovation è li che aspetta di esplodere in tutto il suo fragore.
Un susseguirsi di canoni e piccole fughe accompagnano l’orecchio per tutta la durata dell’opera fino al meraviglioso brano che la conclude: il famosissimo “lamento di Didone”. Così ricco di pathos e così ben eseguito dalla DiDonato e dal coro, da lasciare alla sua conclusione, tutto il pubblico sospeso nel vuoto e nel silenzio della sala per quasi un minuto, prima che quest’ultimo esplodesse in un lungo e fragoroso applauso con ovazioni di consenso.
Marco Democratico e Davide Francesca
(Cover: crédit photo: Philharmonie Luxembourg / Alfonso Salgueiro)