Editoriale aprile 2022
In un momento è già passato un mese. Un mese in cui le attività associative sono riprese sia in Lussemburgo che in Francia e con esse anche varie iniziative di solidarietà ai popoli martoriati dalle guerre; in particolare quella in Ucraina su cui vi abbiamo informato a partire dal nostro sito (www.passaparola.info).
È un momento storico eccezionale: la guerra ci spinge a riflettere sui diritti dei popoli, le tenute delle democrazie, la cittadinanza. Il nostro senso civico è sollecitato su argomenti che riguardano noi e il nostro futuro: questa guerra nel cuore dell’Europa rafforzerà o indebolirà le istituzioni europee? I cambiamenti costituzionali del Granducato riusciranno a eliminare il deficit democratico di questa società multiculturale? Un premio può aiutare la lotta contro le molestie sul luogo di lavoro? Ce lo chiediamo in questo numero del nostro Magazine che cerca da sempre di sollecitare i nostri lettori ad approfondire, riflettere, incuriosirsi, conoscere. Ma anche a partecipare: sia alla redazione proponendo articoli e suggerendoci argomenti sia alle attività che proponiamo e che sono “aperte” a tutti. Siamo impegnati nella realizzazione del docufilm L’arrivèe de la jeunesse; abbiamo il nostro stand al Festival des Migrations, Culture et Citoyenneé il 7-8 maggio 2022; ripartiamo, finalmente, con i viaggi di PassaParola con destinazione Cilento per far conoscere e riscoprire le bellezze del nostro Paese. Abbiamo organizzato e stiamo organizzando momenti di dibattito su politica estera, in collaborazione con esperti e in partenariato con varie associazioni italiane e lussemburghesi. Stiamo per dare alle stampe due dei nostri libri più richiesti e una bella novità. Vi informiamo con il sito, la trasmissione radio del sabato mattina su Radio Ara e i nostri social. Eppure, non tutta la comunità italiana sostiene il nostro lavoro. Ribadiamo: volontario!
Il nostro impegno non si traduce in abbonamenti.
La nostra porta aperta sembra essere, considerata a volte, con superficialità. Quanti italiani fanno finta di niente o non ci leggono? Quanto serve una testata italiana bilingue a creare comunità, a smuovere un’opinione pubblica residente che ci pare in gran parte individualista e avvezza solo al denaro? Perché in Francia gli “italiani” sono diversi e maggiormente interessati ai nostri progetti? Quanto farà rumore questo editoriale? Forse nessun rumore. Ma l’amo, noi lo abbiamo lanciato. In un momento storico in cui non si dà nulla per scontato. Neanche la sopravvivenza di una Rivista italiana all’estero.
Évadez-vous en Italie, dans les pages en français, à la découverte des sites UNESCO du Cilento ou de l’église Santa Caterina de l’Aquila. Patientez encore un peu pour le programme de notre prochain voyage, nous travaillons pour vous ! Bonne lecture.
Paola Cairo e Maria Grazia Galati