Il mondo del cinema piange la scomparsa di un’artista totale
Se ne era andata via già da tempo. Oggi l’ha annunciato a tutti noi, in silenzio, in quel silenzio che era la dimensione fisica ed emotiva che l’accompagnava ormai da anni.
Voce roca, fascino romano, simpatia travolgente, Monica Vitti, all’anagrafe Maria Luisa Ceciarelli, è stata la più grande di tutte: ci ha fatto ridere e ci ha fatto piangere. Ha lavorato con un grande maestro dell’incomunicabilità come Michelangelo Antonioni e a fianco di attori quali Gassman, Nino Manfredi, Alberto Sordi nella commedia all’italiana. Capace di inafferrabili funambolismi come solo una grande artista può fare. “Sono entusiasta di poter essere un’attrice comica – diceva – così pienamente, spudoratamente, come poche donne forse potrebbero esserlo, proprio perché ho avuto questa esperienza con Michelangelo, con la mia vita, perché sono di temperamento drammatico e allora forse posso veramente ridere su tutto”.
Era una donna in controtendenza: spigolosa quando le altre erano morbide, bionda quando le altre erano brune, problematica quando le altre erano rassicuranti.
Tutto era iniziato con quella sua voce sgranata. “La mia voce è flebile e sembra sempre che mi sia appena alzata dal letto, come se mi stesse venendo il raffreddore. Con questa voce sono anche piaciuta, piaciuta nella recitazione, piaciuta parlando nella vita”.
Tutto è finito senza quella voce sgranata, senza poterla riascoltare almeno per un attimo, se non attraverso i suoi film. Da anni Monica Vitti viveva nel suo universo parallelo, fatto di silenzio e sogni intangibili e incomprensibili per chi come noi vive altrove.
Sei stata la più grande, Monica! Da oggi ti meriti di tornare a sorridere, a comunicare parole e sentimenti e a godere di quella luce che negli ultimi anni la malattia ti aveva portato via.
Gilda Luzzi