Intervista a Marc Seiler del Comité GRAFFITI e del Comité Mond Op
Quando Radio Ara è entrata nella tua vita?
A metà Anni ’90. Ai tempi per essere alla moda bisognava ascoltare radio alternative a RTL (per noi, all’epoca giovani rivoluzionari, considerata la radio dei genitori…).
Ci racconti un po’ di storia?
Le radio libere sono nate in Francia a metà Anni ’80. Un po’ più tardi arrivano anche nel Granducato. Radio Ara nasce nel 1992 come costola di RFM, una radio libera commerciale che ha trasmesso fra il 1984 e il 1992, famosa, più che per la qualità delle trasmissioni, per le perquisizioni del materiale da parte della Polizia… All’epoca, se volevi essere ‘’hip’’ (anticonformista, ndr) ascoltavi RFM.
Conosci l’ambiente culturale e audiovisivo da oltre 20 anni. Come è cambiato ?
Tantissime stazioni radio sono oramai solo commerciali, tranne Radio Ara e poche altre locali. Il rischio è di vedere sparire il pluralismo, messo in pericolo dalla politica e da chi vuole solo arricchirsi. Il sogno di tutta la mia generazione e di tanti ascoltatori che non amano allinearsi è in pericolo.
Come definiresti Radio Ara?
Una presenza importante in una Lussemburgo urbana e cosmopolita. Basti pensare all’informazione durante l’emergenza sanitaria in ben 10 lingue diverse.
Come ti immagini Radio Ara fra 20 anni?
Che coloro che ci lavoreranno continueranno a farlo mantenendo spirito e filosofia di ciò che questa Radio è ed è sempre stata.
Céline Agnes