Virginia Rossello https://www.virginiarossello.com/
Virginia Rossello
https://www.virginiarossello.com/

In panchina o da titolare: il ruolo dipende da voi!

Fai coppia fissa con la collega impegnata che ti invita tutte le mattine al caffè? hai un amico che si lamenta sempre della compagna facendo discorsi tipo: “eh, se solo fosse come te…”? sei a bordo campo e guardi gli altri giocare? Probabilmente sei in panchina; nel terzo caso almeno lo sai, ti danno un comodo impermeabile e puoi fare a meno di correre, che col freddo che fa qui non è poi così male. Nelle relazioni, invece, può capitare di avere il ruolo di secondo quando l’altro ha un legame ufficiale, ma nonostante questo ti tiene in caldo (in panca c’è il thè bollente) considerandoti un potenziale sostituto. Se i vantaggi per “l’allenatore” sono evidenti, cosa spinge una persona ad accettare il ruolo di rincalzo?

Come direbbe la mitica Vulvia (esilarante imitazione di Corrado Guzzanti, ndr), c’è qualcuno che li spinge, gli spingitori di panchinari? L’ipotesi più probabile è la speranza che il rapporto possa evolvere e che l’allenatore decida di schierarti da titolare. Se questa scelta non arriva rapidamente, vuol dire che il tecnico in fin dei conti è contento della situazione attuale e ti usa solo perché è bello sapere di avere un’alternativa. Gli allenatori più scaltri possono anche applicare il “turnover”, affiancando i due partner: il panchinaro a questo punto intravede un’opportunità di mettersi in mostra, ma rischia di giocare solo scampoli di partita, ovvero di accontentarsi delle briciole.

Attenzione che chi applica questa tattica potrebbe avere la cosiddetta “panchina lunga”, quindi non illudetevi di essere la sola opzione… Che fare in questi casi? Anche qui il calcio ci viene in aiuto; e non intendo il minerale e nemmeno il rifilare un colpo al sedere dell’altro (che, detto tra noi, lo meriterebbe), ma il calcio giocato. C’è chi decide di godersi i soldi facili, il calduccio della panchina e lo status di giocatore di grande club e chi sceglie di diventare un idolo della provincia, lavorare sodo e godersi una tifoseria tutta per sé.

Qualunque cosa scegliate, però, siate sempre voi a farlo, altrimenti sarà l’allenatore a farlo per voi!

 Steve M. Scarz

Potrebbe interessarti anche questo

Giovanni Zazzera: la rencontre de l’humain est en face de moi

Le danseur et chorégraphe italien Giovanni Zazzera, directeur chorégraphique et interprète dans “Art. 13” nous raconte la création autour de «Migration/Immigration», en programmation au Trois C-L les 3 et 4 janvier 2018.  La pièce « Article 13 » inspiré a la de la Déclaration…

PP Settembre 2010

[issuu layout=http%3A%2F%2Fskin.issuu.com%2Fv%2Fcolor%2Flayout.xml backgroundcolor=A4112B showflipbtn=true documentid=100919144700-cdc2e6827e744f65b619341fd229d796 docname=pp_2010-09 username=passaparola.lussemburgo loadinginfotext=PassaParola%20-%20Settembre showhtmllink=true tag=periodico width=420 height=297 unit=px]

Messaggio del Ministro Terzi per la commemorazione di Marcinelle

  Cari connazionali,     oggi, ricorrenza della tragedia di Marcinelle, in cui persero tragicamente la vita 262 minatori, di cui 136  italiani, celebriamo la “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”, istituita dal Presidente del Consiglio dei…

Montenegro solo andata

Montenegro solo andata     Perchè un bambino – solo perchè conosce il francese e può fare da interprete – deve dire al papà e alla mamma che non hanno molte chance di restare a vivere in Lussemburgo? E perchè…