Dopo un’opera sulla Cina e il Sahel, con Looking for Gaza Gerald Dumont ci accompagna in un nuovo viaggio in Medio Oriente, in particolare la Palestina e Gaza. 

 

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Alla Kulturfabrik lo scorso lo scorso 24 aprile,  tra lo slam, il concerto rock, lo stand- up e lo spettacolo Looking for Gaza, Gerald Dumont, ex rocker oggi regista ci porta a intravedere la vita quotidiana del malcontento palestinese attraverso l’universo dell’autore e interprete, di quest’opera incredibile. Musica, onnipresente, è come un ritorno al suo primo amore.

Avec Gérald Dumont dans "Broutchoux", (et marchons sur la tête des rois)                                                                 (photo: Xavier Cantat)
Avec Gérald Dumont dans “Broutchoux”, (et marchons sur la tête des rois)
(photo: Xavier Cantat)

Solo sul palco, ci porta in un viaggio alla scrittura a scatti. Le scene si svolgono in Bethleem, Nablus, Ramala … e risate si alternano con dramma. A volte una risata a causa de l’assurdità di certe situazioni subite dai palestinesi, drammi che sono loro sorti quotidiani, come il destino di questo giovane marginale che sceglie di morire martire. Forza, disperazione, e gente che lotta per sopravvivere. Ironico, divertente, perché e meglio ridere che lamentarsi, che tu sia cittadino della Palestina o del mondo.

 Durante i suoi quattro viaggi successivi in Palestina, Gerald Dumont ha tenuto un blog, trattenendo col fiato sospeso sei classi di scuola tecnica di Arti e Mestieri. La sua storia ha contribuito a organizzare uno scambio di studenti con una classe palestinese, è ad anche portato giovani ragazzi in Lussemburgo a considerare i problemi politici e umani in questa regione. Anche se il supporto del CPJPO, il Comité pour une Paix Juste au Proche-Orient, è necessariamente soggetto a polemiche, Looking for Gaza permette di sensibilizzare il pubblico (per chi non aveva ancora) al dramma di Gaza.

Sandrine Gashonga

 

 

 

 

 

 

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