LIONS CLUB VALDELSA
E
COMUNE DI POGGIBONSI
presentano
700 ANNI DAL PASSAGGIO
DI ARRIGO VII A POGGIBONSI
presso
IL CASSERO | POGGIBONSI
GIOVEDI’ 31 MAGGIO, ore 17,30
Chi era Enrico VII?
Era figlio del conte Enrico VI di Lussemburgo e di Beatrice d’Avesnes.
Suo figlio , Giovanni di Lussemburgo, fu eletto re di Boemia nel 1310.Il 15 agosto 1309 Enrico VII annunciò la sua intenzione di recarsi a Roma: attese la preparazione delle sue truppe per mettersi in viaggio il 1º ottobre 1310. Giunse a Milano per ricevere la corona di re dei Romani (1311) in Sant’Ambrogio e si recò quindi a Roma per essere incoronato Sacro Romano Imperatore, titolo che era vacante dalla morte di Federico II (si tratta del cosiddetto grande interregno). La sua incoronazione ebbe luogo il 29 giugno 1312. Nel 1311 fu anche a Brescia, che assediò per quattro mesi no all’espugnazione per punire la fazione guelfa, rea di aver scacciato i ghibellini poco tempo prima. A questo evento si lega la leggenda del Mostasù dèle Cosére, rilievo in marmo dalle dubbie origini al quale l’Imperatore avrebbe scalpellato via il naso in seguito a un giuramento.Come Imperatore progettò di restaurare la gloria del Sacro Romano Impero e tentò di riappacificare le regioni del nord Italia, combattendo contro il comune anti-imperiale di Firenze. Tuttavia fu coinvolto nelle lotte tra guelfi e ghibellini, specialmente nelle città libere della Toscana; il re di Napoli, Roberto d’Angiò, e papa Clemente V furono preoccupati della sua politica imperiale. Enrico cercò di punire Roberto per le sue azioni sleali (Roberto era formalmente un vassallo di Enrico). Durante il trasferimento a Roma si accampò sul luogo dove sorgeva l’antica città di Poggiobonizio e vi iniziò la costruzione di un nuovo insediamento che ribattezzò Poggio Imperiale: qui l’imperatore soggiornò per 4 mesi durante i quali costruì delle fortificazioni e presumibilmente riutilizzò strutture bonizzesi non completamente demolite. Il sogno di veder risorgere Poggiobonizio come centro per la rinascita del potere imperiale in Italia durò poco in quanto morì il 24 agosto 1313 a Serravalle, presso Ponte d’Arbia, in provincia di Siena.
La leggenda vuole che fosse stato avvelenato da un sacerdote tramite
un’ostia durante il rito della comunione presso il convento di Buonconvento. Nel punto esatto in cui morì è stata eretta una piccola cappella, situata sul percorso della vecchia via Cassia. Quando il tracciato fu cambiato, la chiesa venne abbattuta e spostata sul ciglio della strada, dove è ancora oggi visibile. Fu seppellito a Pisa all’interno del Duomo in un maestoso monumento funebre scolpito da Tino di Camaino nell’abside principale: l’opera, danneggiata nell’incendio del 1595, fu poi parzialmente ricomposta nel transetto (sarcofago), mentre le statue, raffiguranti Arrigo e i suoi dignitari, sono nel Museo dell’Opera del Duomo.L’impresa di Enrico fu comunque fallimentare e le forze anti-imperiali ripresero subito il controllo dopo la sua morte. Dopo la morte di Enrico VII, due rivali, Ludovico di Baviera della casa dei Wittelsbach e Federico il bello della casa d’Asburgo, rivendicarono la corona. La loro disputa culminò nella battaglia di Mühldorf il 28 settembre 1322, che vide soccombere Federico.
PROGRAMMA
SALUTO LIONS CLUB VALDELSA
Saluti delle istituzioni
e del Sindaco di Poggibonsi
Lucia Cocchieri
S.E. Ambasciatore Jean-Louis Wolzfeld
Prof.ssa Maria Luisa Caldognetto
Il Casato del Lussemburgo nel Medioevo
e l’impresa italiana di Arrigo VII.
Prof. Niccolò Capponi
L’arrivo di Arrigo VII in Toscana:
i ghibellini fan paura…
Prof. Marco Valenti
L’area della fortezza.
Prof. Mauro Minghi
Arrigo VII a Poggibonsi,
la consegna delle chiavi della città.
moderatore Prof. Dario Ceccherini
NOI SIAMO LIONS
Il Lions Clubs International è l’organizzazione di club di servizi più grande del mondo, con una rete di più di oltre 1,35 milioni di soci in oltre 46.000 club sparsi in tutto il mondo.
I Lions sono uomini e donne che operano attivamente in 206 paesi ed aree geografiche.
Il Lions Clubs International è membro permanente dell’ONU, della FAO, UNESCO, UNICEF e del PARLAMENTO EUROPEO.
L’associazione, fondata nel 1917, è conosciuta principalmente per la lotta alla cecità avendo sostenuto, no ad oggi: 7.500.000 interventi di cataratta in tutto il mondo 100.000.000 di bambini sono stati operati agli occhi riacquistando, almeno parzialmente, la vista.
Inoltre ci dedichiamo a diversi progetti comunitari, tra cui protezione dell’ambiente, lotta alla fame, assistenza agli anziani e ai disabili.
Dal 1968, Lions Clubs International Foundation (LCIF) ha assegnato sussidi per oltre 700 milioni di $ a supporto dei progetti umanitari Lions nel mondo. Lavorando insieme, la nostra Fondazione e i Lions portano soccorso alle comunità colpite da calamità naturali, fornendo generi di prima necessità come cibo, acqua, vestiti e medicinali, collaborando inoltre alla ricostruzione a lungo termine.
Il nostro motto è “Noi serviamo”. I Lions sono parte di un network di servizi a livello mondiale e operano facendo tutto ciò che è necessario per aiutare le nostre comunità locali.
STORIA DEL CLUB VALDELSA
Il Lions Club Valdelsa nasce nel 1964, per la fattiva e, per l’epoca, innovativa volontà di un ristretto numero di valdelsani, che avevano preso coscienza dei temi e dei valori Lionistici. Il Club di Siena sponsorizzò e favorì la nascita del club. Il 20 febbraio del 1964 avvenne l’omologazione ufficiale, mentre la prima Charter Night si tenne il 6 giugno 1964. Il club si sviluppò coinvolgendo persone “di qualità”, che hanno continuato a diffondere i valori del Lionismo anche nelle cittadine vicine.
Non ci si può esimere dal ricordare l’opera di alcuni soci che hanno operato per favorire la nascita di numerosi altri clubs in Toscana.
Dopo 48 anni la compagine sociale si è trasformata con l’inserimento di nuovi soci e, purtroppo, la scomparsa di altri, ma nel club rimane sempre vivo lo spirito di servizio e di appartenenza.