Anno 1600, Griselda, una strega vittima degli orrori di quel tempo, scrive una lettera per tutte le Donne in cui racconta delle atrocità perpetuate dal comitato di Salem per la quali insensate idee innumerevoli donne innocenti hanno perso la libertà e altre persino la vita
Questa è la storia di come sono morta, ma non temete la mia anima vive ancora in tutte quelle Donne che hanno quella scintilla di magia nel loro cuore. Anno 1600 circa, mi chiamo Griselda e sono una strega. Non temere questa parola, non siamo cattive come ci descrivono ora. Spero che quando leggerai queste mie poche righe sia un buon momento per essere una di noi.
Nessuno ora può sapere di noi perché se ci dovessero scoprire saremmo tutte nella mia situazione. Un giorno, non lontano da oggi, me ne stavo qui seduta come al solito ma nell’aria qualcosa era cambiato. Il comitato di Salem si era riunito ed avevano deciso che una donna, anche una qualunque eh, potesse essere una strega se solo avesse osato non aver marito, curarsi con erbe ed unguenti o avere la lingua troppo lunga.
Io, Griselda settantenne non ho mai avuto un marito, sono solita curarmi con i fiori del mio giardino e di certo non sto in silenzio.
Sono una strega, ma di magia? Solo quella che non si vede, è nel mio sangue. Il mio sangue è speciale, dentro di me scorre la vita, la voglia di esistere e l’essenza della libertà. Mi chiamo Griselda, sono una strega e oggi morirò. Ma sono sicura che una goccia del mio essere sarà in tutte le Donne che non si lasciano o lasceranno intimorire da nulla. Mi chiamavo Griselda. Ero una strega ed oggi sono libera.
Elise Gabrielson
Elise Gabrielson/Elisabetta Lungo, nasce a Piscina (provincia di Torino), nel 1998. Consegue il diploma all’Istituto Alberti Porro e coltiva la passione per la scrittura che fin da piccola la culla. Ama godersi i laghi e pescare con il suo compagno. Divoratrice di libri fantasy desidera lanciarsi in nuove sfide di scrittura come scrivere 1 Storia in 1 Minuto mentre corregge il suo libro d’esordio di genere fantastico/romance a cui spera presto di trovare una casa.