Dei soldati a capo di una carovana colma di gioielli, ma in quei carri si nasconde qualcosa di terribile
La sabbia si estendeva per miglia e miglia, fin dove l’occhio poteva guardare. Sabbia pure nel cielo, si avvolgeva in spirali e soffiava sul viso degli uomini sui cavalli a capo della carovana. I carri erano colmi di ricchezze saccheggiate tra cui smeraldi, argento e coppe. Le ruote sobbalzavano quando inciampavano nelle dune. Gli uomini avanzavano con la testa china, le mani ancorate ai fucili. Ogni tanto, qualche smeraldo scivolava nella sabbia e subito veniva ricoperto da strati cerei. Agli uomini non importava e continuavano senza fermarsi. Ma quando, da quegli stessi carri, per il vento le gabbie si aprivano, e qualche bambino vestito in cenci tentava la fuga, allora tutti gli uomini si arrestavano, puntavano i fucili e sparavano. Portarono l’esile cadavere nella gabbia da cui era fuggito. Lasciarono gli smeraldi per terra.