Woody Allen è un personaggio «diverso», ma di quella diversità che non esclude, bensì rende speciali, unici. Come lui, anche molti dei suoi personaggi sono «diversamente unici», nello spettacolo «Broadway Danny Rose», al teatro di Saarbrücken
Unico lo è Danny Rose, il protagonista di «Broadway Danny Rose», commedia del 1984, che Michael Schachermeier ha adattato per il palcoscenico del teatro di Saarbrücken. Quello che colpisce immediatamente lo spettatore è la scenografia di Paul Lerchbaumer: non esiste una definizione tra pubblico e scena, bensì un continuo interagire che trascende i limiti della fantasia. Così i musicisti si trovano a fare da tramite tra pubblico e scena, a suonare, ma a recitare.
2 ore e 20 minuti di spettacolo (pausa inclusa) che non danno possibilità alla noia di farsi spazio: sia per i costumi di Alexander Djurkov Hotter che sembrano aver attinto ad una tavolozza di colori, sia per la perfetta recitazione degli attori che incarnano i personaggi sui generis in scena.
Non mancano gli stereotipi come la connessione mafiosa degli italiani o l’ossessione della figura materna nella famiglia italiana: sono stereotipi che vengono esasperati, ma che non condannano anzi. Nell’assurdità del mondo reale, in cui la vera cattiveria non è la criminalità, bensì lo sfruttamento delle persone dai buoni sentimenti, riuscirà a la sincerità degli affetti a vincere? Scopritelo al Saarländische Staatstheater: la commedia sarà in cartellone fino al 16 giugno.
Per informazioni e biglietti: https://www.staatstheater.saarland/stuecke/schauspiel/detail/broadway-danny-rose
Elisa Cutullè