Continua con entusiasmo Insuperabile, la staffetta dell’inclusione che è arrivata ad Assisi e si avvia verso il santuario francescano di La Verna (Toscana)

“Qual è il regalo più grande che tu porti a casa da questo Cammino, la cosa più più bella di questa esperienza?” – chiede a Cristina Fra Rafael Normando che aspettava l’arrivo della staffetta Insuperabile davanti alla Statio Peregrinorum ad Assisi. E Cristina, senza pensarci su nemmeno un attimo, risponde: “l’accoglienza! Io prego sempre il Signore perché possa essere accolta da tutti così come sono”.

Basterebbero queste parole a descrivere il senso vero, intimo e spirituale, dell’esperienza di una staffetta in cui la parola più spesso utilizzata ma, soprattutto, più concretizzata è inclusione. Basterebbe la risposta di Cristina per rendere merito al grandissimo lavoro e agli “insuperabili” sforzi di Mariella Faustinoni e di Maria Luisa Garatti (loro la staffetta “la fanno tutta” – 700 chilometri) che hanno realizzato un progetto e stanno portando avanti un’impresa che andrebbe raccontata nelle scuole, nelle università e nei “palazzi del potere”. Perché solo se si “contattano” queste realtà si può comprendere il valore intrinseco della disabilità e mettere in atto gli sforzi per migliorare la vita del disabile e di chi si preoccupa per loro. Dare voce al progetto Insuperabile su più fronti, significherebbe davvero iniziare a percorrere una strada meno tortuosa e faticosa per tanti ragazzi, ragazze, genitori, amici di chi la disabilità la vive ogni giorno e ogni giorno combatte per superare i propri limiti.

“Insuperabile – afferma Mariella – è un termine che abbiamo scelto perché ci sono limiti che la società pone a certe patologie o disabilità e anche perché i partecipanti a questo progetto sono persone talmente speciali che sono davvero insuperabili. Il Cammino – continua – fin qui è stato molto bello perché ci ha permesso di attraversare paesaggi meravigliosi da un punto di vista naturalistico ma anche molto intimi perché stiamo percorrendo la via di Francesco e questo ci ha avvicinato di più a una spiritualità interiore e, quindi, abbiamo guardato non solo il paesaggio ma anche dentro noi stessi.”

I ragazzi di Progetto Filippide Cagliari, quelli di Sud Sardegna e di Diversamente ODV oggi sono tornati a casa con tanti chilometri sulle gambe e tanto entusiasmo negli occhi. Prossime Tappe: Assisi-Citta di Castello, con Se Vuoi Puoi e Città di Castello-La Verna nelle quali parteciperanno anche i ragazzi di Coop Lavorare Insieme e Coop San Martino.

Noi continueremo a raccontare… “da remoto” le avventure di questa meravigliosa carovana e sotto sotto speriamo di poter di nuovo trovare il modo di poter percorrere ancora un po’ di strada insieme. Buon cammino!

Gilda Luzzi

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