Citizens Unite for Change! – Marcia per il clima e la democrazia dei cittadini
Dopo le grandi mobilitazioni per il clima nel 2019, una coalizione formata da movimenti di cittadini, sindacati e organizzazioni della società civile si mobilita per rimettere al centro della discussione il tema del clima e riportarlo nelle strade, nei punti di incontro, nelle case e negli uffici…
Dopo l’ultimo anno di pausa forzata, le emissioni di gas serra (GHG) sono di nuovo in aumento. L’aspetto più allarmante è che la legge lussemburghese sul clima non tiene ancora in conto la portata del rischio e non definisce un contesto rigoroso in materia di gas serra, né regole mirate a difendere la biodiversità, né misure inderogabili affinché le fasce meno abbienti della popolazione possano affrontare una transizione ormai ineluttabile e le ripercussioni del cambiamento climatico. La pandemia avrebbe dovuto imporre l’idea che la cooperazione internazionale è essenziale, gli ostacoli frapposti dal sistema dei mercati finanziari agli sforzi di transizione del Sud del mondo non vengono nemmeno considerati.
La legge sul clima è totalmente inadeguata e tale inadeguatezza corrisponde a una politica di laissez-faire neoliberista incapace di opporsi al potere delle grandi imprese inquinanti. Non vi è altra spiegazione per il fatto che detto fallimento assume contorni analoghi nei paesi a noi vicini e anche a livello europeo, mentre le mobilitazioni dei cittadini hanno inviato un chiaro messaggio: noi siamo pronti se TUTTI si impegnano.
Per questo il 12 giugno una coalizione di associazioni, sindacati e movimenti di cittadini ha avvertito il governo che dopo la mancata proclamazione dell’emergenza climatica, dopo il voto del CETA e della “legge sul clima”, e nonostante una storica mobilitazione di massa, si è diffusa la sfiducia nei confronti del governo e degli organi rappresentativi della nazione. Oltre alla questione climatica, gli attivisti si pongono ora questioni concernenti lo stato della nostra democrazia. Questa preoccupazione deriva dal ripetuto disinteresse per le rivendicazioni legittime, incontestabili e necessarie per la nostra sopravvivenza, che hanno ricevuto un massiccio sostegno dall’opinione pubblica.
La coalizione invita pertanto gli abitanti del Lussemburgo e i frontalieri a riunirsi il 12 giugno alle 13.30 (partenza alle 14.00) davanti alla Camera dei Deputati per una marcia per il clima e la democrazia cittadina fino al Carré di Hollerich. Lì, come parte del festival Transition Days 2021, daremo inizio assieme ad assemblee cittadine sul clima. Le assemblee serviranno come momento di riflessione e per formulare proposte per una politica e un’azione sul clima all’altezza delle sfide ambientali e democratiche che ci attendono in Lussemburgo e in Europa. Con quali modalità vanno organizzate dette assemblee al fine di offrire uno spazio pubblico inclusivo e aperto? Chi deve, chi vuole, chi può partecipare alle assemblee per evidenziare la dimensione inclusiva e rispecchiare l’articolazione della società lussemburghese? Rifletteremo insieme per trovare risposte a queste domande e per preparare le prossime assemblee dei cittadini sul clima.
Contatti stampa? chi?
Elenco dei coorganizzatori:
RFC (Rise for Climate)
XR (Extinction Rebellion)
Foodsharing
ASTM (Action Solidarité Tiers Monde)
ATTAC
etika
partage.lu
CELL (Center for Ecological Learning Luxembourg)
FDH
OGBL
LCGB
CCSA (Conscious and Cultural Student Association)
Comunicato stampa (Traduzione: Red/AD)