CONFERENZA STAMPA DI PRIMO MINISTRO E MINISTRA SALUTE: PIUTTOSTO CHE CHIUDERE TUTTO PREFERIAMO TIRARE IL FRENO A MANO

Le nuove restrizioni annunciate in conferenza stampa oggi alle 14 dal Primo Ministro e dalla Ministra della Salute, se votate dalla Camera dei Deputati, saranno in vigore dal 26 novembre al 15 dicembre 2020. Con un’analisi delle conseguenze 8 giorni prima di tale scadenza.

Xavier BETTEL, Primo ministro

Abbiamo chiesto alla Camera dei Deputati di votare il testo di legge elaborato la settimana scorsa in base all’evoluzione della pandemia. In caso di voto favorevole, le nuove regole andranno in vigore da giovedì 26.11.2020. La situazione non è catastrofica, ma vogliamo comunque avere un margine, perché l’evoluzione è ancora troppo elevata. E vorremmo evitare il lockdown totale. E non possiamo permetterci un collasso degli ospedali per non programmare a medio e lungo termine altri interventi no covid-19. Abbiamo più letti in terapia intensiva occupati più a lungo. Piuttosto che chiudere tutto preferiamo tirare il freno a mano.  Non l’abbiamo fatto prima (come ad esempio hanno fatto altri Paesi) perché le misure annunciate alcune settimane fa hanno dato consapevolezza alla gente per rispettarle e non raggiungere una situazione super drammatica. Vedremo in 2-3 settimane come procedere. Saranno comunque restrizioni che sappiamo essere gravi, ma è una scelta di abbandonare un po’ di libertà ora per guadagnarne di più e migliore fra poco tempo.

 

Paulette LENERT, ministra della sanità

Le cifre si sono stabilizzate, ma non troppo verso il basso. I dati sono ancora gravi e, senza nuove restrizioni,  rischiamo una crisi negli ospedali. Non possiamo permetterci di non poterci occupare di tutti e di rimandare per forza interventi di altro tipo che non siano per covid-19. Siamo messi meglio di altri Paesi; i gesti barriera e il coprifuoco hanno funzionato e continuiamo a invitarvi a limitare al massimo i contatti. Non possiamo sapere con esattezza dove si sviluppano molte infezioni e allo stesso tempo non possiamo chiudere tutto. Se prenderemo delle misure non è COMUNQUE  per stigmatizzare alcune categorie. Il nostro appello è sempre per il buon senso: per quanto possibile, limitate le visite, proteggete gli anziani, evitate riunioni. Bisogna fare ancora degli sforzi. Abbiamo ordinato dei vaccini, abbiamo una politica rapida di test. Quindi vi invitiamo a fare ancora qualche sacrificio al fine di riguadagnare una piena libertà al più presto. I negozi rimarranno aperti, ma vi invitiamo a frequentarli con buon senso.

 

Xavier BETTEL, Primo ministro

In dettaglio le nuove restrizioni.

Settore Horeca: non è un cluster, ma è vero che è un luogo dove l’interazione senza maschera è più frequente. Sarà chiuso. Stesso discorso per il domicilio privato. Si passa da 4 a 2 invitati massimo. C’è chi ha detto che fosse più giusto 0, ma c’è tanta gente che ha bisogno di relazioni, anche un minimo. Queste restrizioni saranno valide fino al 15.12. Il fatto che i ristoranti siano chiusi, non significa avere gente a casa. Queste restrizioni permetteranno più libertà dopo. Siamo riusciti comunque a lasciare più libertà, più di altri Paesi, ma dobbiamo rinunciare a tutto ciò che non è necessario. Limitiamoci all’essenziale. Due persone a casa non vuole dire di invitare ogni sera due persone…

Le palestre: sono luoghi dove il contagio è più facile e frequente. Comprendo quanto lo sport sia importante, ma il rischio qui è alto.

Per tre settimane dovremo rinunciare anche a questo. Misure particolari saranno prese per sport agonistici e scuole. Alle superiori ci sarà alternanza per frequentazione e mensa.  Quest’ultima può restare aperta perché si può assicurare il distanziamento. Sospese le gite. Mascherina obbligatoria se si è più di 4 nella stessa stanza, senza distanza di minimo due metri. Oltre 10 persone non sarà possibile riunirsi.

Fiere, cinema, eventi… saranno chiusi per un certo periodo di tempo.

Funzioni religiose autorizzate, ma sempre con gesti-barriera. Vogliamo anticipare i tempi ora prima di catapultarci in una situazione troppo grave dopo. Abbiamo deciso degli aiuti maggiori rispetto alla prima ondata e vogliamo rientrare in una situazione più gestibile in 3 settimane senza ricorrere a un lockdown totale.

 Domande

È coerente chiudere i ristoranti e non i negozi? 

BETTEL: Nei negozi ci sono delle regole, con un massimo di ingressi e con mascherina obbligatoria. In bar e ristoranti no e il pericolo è più alto. Quindi c’è coerenza.

Non fare un lockdown totale vuole dire responsabilizzare molti ognuno di noi?

 LENERT e BETTEL: Sì, perché vogliamo limitare i danni senza togliere del tutto la libertà personale. Per questo invitiamo a usare il buon senso e il senso di responsabilità. Chiediamo di limitarci tutti per 3 settimane al fine di stare molto meglio dopo. Credo che sia un sacrificio che possiamo chiedere e che tutti possono fare. Sono che è un limite alla libertà personale, ma noi vogliamo davvero evitare il peggio e, ripeto, rispetto ad altri Paesi, siamo in una situazione migliore e di maggiore libertà.

La Germania ha fatto la stessa cosa. Le misure non sono state efficaci. Temete che accadrà da noi la stessa cosa?

No, altrimenti non lo faremmo. La situazione in Germania è differente dalla nostra. Non possiamo avere certezze, ma ci basiamo sulla nostra esperienza e i nostri parametri, senza paragoni con altri Paesi. Speriamo in bene.

Strategia vaccini?

Siamo già molto avanti, entro qualche giorno avremo maggiori dettagli e informeremo il pubblico. Siamo preparati a vari scenari. Ci saranno dei luoghi per una vaccinazione rapida.  Attendiamo a breve il parere del Comitato etico.

(Red/MGG)

 

Potrebbe interessarti anche questo

Il Lussemburgo nella Seconda Guerra Mondiale, la nuova mostra digitale del C2DH

Nata grazie ad una convenzione del 2021 tra l’Uni.lu e lo Stato, è stata sviluppata dal Centro lussemburghese di storia contemporanea e digitale (C2DH) dell’Università del Lussemburgo per coinvolgere un vasto pubblico. Offre una narrazione innovativa in francese, inglese e…

Turismo delle radici, in Italia nascerà la rete dei musei sull’emigrazione

La grande iniziativa è stata lanciata a Genova nell’ambito di Italea, il programma di promozione del turismo delle radici lanciato dal Ministero degli Affari Esteri all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU Una rete dei Musei dell’Emigrazione italiana per…

Israele. Per Pino Arlacchi “Israele non ha più alcun diritto di far parte dell’ONU”

Da quando la frantumazione dell’URSS nel 1991 ha avviato nel mondo una situazione di unipolarità statunitense, facendo mancare quell’equilibrio delle forze fra paesi dotate di armi atomiche che assicurava di fatto la pace attraverso la condizione della MAD (Mutual Assured…

Guichet.lu

Il Ministero della Digitalizzazione lancia una consultazione pubblica per migliorare i servizi dello sportello di prossimità Attualmente, i cittadini possono rivolgersi allo sportello di accoglienza Guichet.lu, situato in rue Notre-Dame a Lussemburgo, per qualsiasi domanda sulle procedure e sui servizi…