© SIP / Jean-Christophe Verhaegen, tous droits réservés
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Il 20 maggio 2020 il vice primo ministro Dan Kersch, il vice primo ministro François Bausch e il ministro delle Finanze Pierre Gramegna hanno presentato un pacchetto di misure di sostegno con l’obiettivo di porre le basi di una ripresa dell’economia lussemburghese dopo la crisi sanitaria del COVID-19. Con questo pacchetto di misure supplementari, con costi finali tra 700 e 800 milioni di euro, per sostenere l’economia il governo ha finora reso disponibili spese dirette fino a concorrenza di 3 miliardi, ossia il 5% del PIL.

Promuovere l’occupazione, sostene le imprese nei settori più colpiti e promuovere un rilancio economico sostenibile: queste sono le tre priorità del pacchetto denominato “Neistart Lëtzebuerg” mirato a una ripresa sostenibile e solidale dell’economia lussemburghese.

Le 23 nuove misure proposte nel contesto del pacchetto hanno l’obiettivo di mantenere l’occupazione, di avviare la ripresa nei settori più colpiti dalla crisi tramite la creazione di un nuovo fondo di rilancio e di solidarietà per le imprese nonché di un nuovo aiuto di riavvio per il commercio al dettaglio, di sostenere il turismo nazionale e di accelerare la transizione verso un’economia più sostenibile.

Nel corso dei prossimi mesi le misure saranno al fianco delle imprese e dei dipendenti verso una normalità economica post-COVID-19 e si collegheranno poi man mano alle misure del pacchetto per la stabilizzazione dell’economia predisposto dal governo per sostenere l’economia confrontata con le conseguenze immediate della pandemia.

Disoccupazione parziale strutturale semplificata per i settori più colpiti

Il piano propone di garantire alle imprese colpite dalla crisi pandemica l’accesso alla disoccupazione parziale strutturale semplificata a partire dal mese di luglio. Ne consegue che le imprese devono presentare un piano di risanamento, ovvero un piano di mantenimento dell’occupazione, laddove nel sistema di disoccupazione parziale strutturale semplificata sono consentiti i licenziamenti, benché vadano evitati per quanto possibile. Va segnalato che le imprese potranno avvalersi di una procedura digitalizzata semplificata o ultrasemplificata. In tal modo alle imprese si consente di riorganizzarsi al fine di adattarsi progressivamente alla situazione post-COVID-19.

Fondo di rilancio e di solidarietà per le imprese mirato a sostenere i settori più colpiti dalla crisi COVID-19

Per un periodo di 6 mesi a partire dal 1° luglio 2020 sarà istituito un fondo di rilancio e di solidarietà per le imprese destinato a erogare alle imprese del settore Horeca, dello spettacolo (esteso anche all’ambito culturale), del turismo nonché dei centri culturali un aiuto diretto mensile pari a 1.250 euro per dipendente attivo e 250 euro per dipendente in disoccupazione parziale. Il fondo sarà complementare alla disoccupazione parziale strutturale semplificata per detti settori con la duplice finalità di sostenere la ripresa delle attività e promuovere la continuità occupazionale.

L’aiuto sarà concesso alle imprese che non hanno ancora avuto finora l’autorizzazione a riaprire. Per beneficiare dell’aiuto le imprese devono decidere di riprendere le loro attività e devono aver registrato un calo di almeno il 25% del fatturato. L’aiuto potrà arrivare fino a 10.000 euro al mese per le imprese con meno di 10 dipendenti, 50.000 euro al mese per le imprese con meno di 50 dipendenti e 100.000 euro al mese per le imprese con più di 50 dipendenti.

Aiuto forfettario per il rilancio del commercio al dettaglio

Per sostenere il commercio al dettaglio in esercizi aperti al pubblico (tranne alimentazione) nonché il settore di assistenza alla persona, che hanno potuto riprendere le loro attività dall’11maggio, per un periodo di tre mesi sarà concesso un nuovo aiuto forfettario per un importo fino a 1.000 euro par dipendente in giugno, 750 euro in luglio e 500 euro in agosto, fino a un tetto pari a 50.000 euro al mese. La misura sarà limitata alle PMI (meno di 250 dipendenti).

Altre misure di sostegno

Al fine di sostenere il turismo nazionale, a ogni cittadino con più di 16 anni e a ogni lavoratore frontaliero sarà erogato un buono d’acquisto per un valore di 50 euro per una notte in una struttura alberghiera in Lussemburgo.

Inoltre il nuovo piano incoraggia i locatori a ridurre i canoni di locazione delle imprese nel contesto delle locazioni commerciali in quanto introduce un abbattimento fiscale corrispondente a due volte l’importo della riduzione del canone concessa fino a concorrenza di 15.000 euro. La misura consentirà di ovviare agli eventuali problemi di liquidità delle imprese e di sostenerle nei primi mesi di riavvio. Per quanto riguarda le locazioni non commerciali il governo ha deciso che fino alla fine dell’anno non saranno possibili aumenti dei canoni di locazione.

Oltre a ciò, il regime di aiuti alle imprese con difficoltà finanziarie temporanee sarà prorogato per un periodo di 4 mesi. Le imprese potranno richiedere un anticipo rimborsabile supplementare per coprire una parte dei loro costi tra il 15 maggio e il 15 settembre 2020, beneficiando quindi di una flessibilità addizionale per far fronte alle esigenze di liquidità.

Per sostenere gli avvocati e gli avvocati tirocinanti che lavorano nel regime di assistenza giudiziaria, il tasso orario dell’assistenza giudiziaria sarà aumentato del 10%.

Saranno introdotti aiuti specifici mirati a sostenere il rilancio della cultura e della creazione artistica, nonché in particolare anche nel settore sportivo.

Il governo intende inoltre sostenere i nuclei domestici più colpiti dalla crisi raddoppiando gli importi dell’indennità di carovita per le persone a basso reddito e introducendo un congedo di sostegno familiare per le persone obbligate a smettere di lavorare per fornire assistenza a maggiorenni con disabilità o anziani.

La durata massima dell’aiuto corrispondente è prorogata onde evitare di penalizzare gli studenti iscritti nel semestre estivo 2019/2020 a un programma di insegnamento superiore e beneficiari del sostegno finanziario dello Stato per studi superiori.

Un’iniziativa per stimolare gli investimenti sostenibili delle imprese nell’era del COVID-19

L’attuale crisi continua a deteriorare il clima per gli investimenti. In materia un nuovo strumento di aiuto del ministero dell’Economia, tramite livelli di sovvenzionamento particolarmente favorevoli, punta a incoraggiare le imprese a procedere a investimenti, in particolare per quanto riguarda la digitalizzazione delle loro attività o interventi di efficacia energetica al fine di aumentarne la produttività e la competitività a lungo termine. Questo strumento di aiuto si inserisce nelle politica di rilancio sostenibile dell’economia allo scopo di imboccare quanto prima il rimbalzo dopo la crisi in cui si trovano ora le imprese.

Il nuovo regime prevede 3 sezioni, riguardanti rispettivamente gli aiuti agli investimenti a favore di progetti di sviluppo, gli aiuti agli investimenti a favore di progetti di innovazione delle procedure e dell’organizzazione nonché gli aiuti agli investimenti a favore di progetti di efficacia energetica o di superamento delle norme. Con la previsione di un’intensità degli aiuti fino al 50% dei costi ammissibili con un massimale di 800.000 euro per progetto, il nuovo regime prevede importi di aiuti agli investimenti superiori ai livelli normali, segnatamente per progetti riguardanti lo sviluppo dell’economia circolare.

Un rilancio post-corona sostenibile

Accanto alle misure finanziarie e fiscali immediate, a breve termine per i diversi settori della nostra economia, occorre utilizzare il rilancio per accelerare la transisizione economica verso la sostenibilità ecologica. Il governo ha espresso la volontà di mantenere gli investimenti a un livello elevato quest’anno e di incrementarli del 6,3% rispetto al 2020.

Nel corso dei prossimi mesi il governo intende valutare eventuali rettifiche del programma di investimenti al fine di accelerare la creazione di infrastrutture orientate allo sviluppo sostenibile.

Infine si ricorda la vasta gamma di misure contenute nel pacchetto annunciato mirate ad accelerare la transizione ecologica dell’economia e sostenere maggiormente la mobilità a basso impatto, l’efficienza energetica e i consumi responsabili. Le misure promuoveranno in particolare la ristrutturazione energetica sostenibile delle abitazioni, la transizione verso la mobilità a basso impatto e sostenibile e gli investimenti in fonti energetiche rinnovabili.

Gli aiuti finanziari per il rinnovo dei diversi componenti della sezione termica dell’edificio “prima casa” saranno aumentati del 50%. Saranno aumentati del 25% anche gli aiuti finanziari per la promozione di sistemi di riscaldamento basati sulle energie rinnovabili (Masutt-Ersatzprogramm – programma di sostituzione del gasolio da riscaldamento) e potenziati i programmi dei fornitori energetici in materia di efficacia energetica.

Per favorire la mobilità a basso impatto i premi d’acquisto per biciclette e biciclette elettriche nonché per quadricicli, motociclette e ciclomotori elettrici saranno aumentati del 100% per tutti gli acquisti effettuati tra l’11 maggio fino alla fine del primo trimestre 2021 (con massimali rispettivamente a 600 e a 1.000 euro). I premi di acquisto per autovetture e furgoncini elettrici saranno aumentati fino al 60% passando da 5.000 a 8.000 euro nello stesso periodo.

L’aumento dei diversi premi e sovvenzioni sarà applicato in via temporanea fino al 31 marzo 2021, in particolare nell’ottica di stimolare la domanda a breve termine e quindi estendere ai settori interessati (laboratori, garage, esercizi commerciali, …) i benefici del rilancio economico.

Inoltre è in corso di elaborazione un programma concernente le sovvenzioni per impianti di ricarica elettrica privati complementari alla rete Chargy e destinato agli utenti che decidono di ricaricare a domicilio il loro veicolo.

Infine gli aiuti per impianti fotovoltaici superiori a 30 kW saranno da ora in poi accessibili a tutti gli interessati.

 

Comunicato da: ministero del Lavoro, dell’Occupazione e dell’Economia sociale e solidale / ministero della Mobilità e dei Lavori pubblici / ministero della Finanze (20.05.2020)

(Red/adg)

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