In arrivo 190.000 mascherine, grandi strutture riadattate a mo’ di ospedali, una popolazione molto diligente, 10 pazienti guariti e ripete: restate a casa! 

La ministra ha ringraziato tutte le realtà coinvolte in questa emergenza che sono all’opera al massimo per affrontare la situazione critica. Un grande grazie anche ai tanti volontari e alle aziende che hanno regalato molto materiale utile al momento e che avevano in stock. Gli ospedali hanno la metà dei letti disponibili ad accogliere nuovi malati e quasi tutto il personale del settore è al lavoro: pochissimo assenteismo. Molte operazioni non urgenti sono state rimandate. A breve sarà pronto un ospedale provvisorio vicino al CHL (capacità 100 letti). Ci sono 4 ospedali in funzione e un centro di accoglienza della Croix Rouge a Colpach adattato per piazzare eventuali pazienti (affetti da altre patologie). A breve anche il Domaine Thermale di Mondorf potrebbe essere messo a disposizione per lo stesso scopo.

Stiamo rinforzando il servizio di consultazioni a distanza.

La Maison Médicale in centro città chiuderà lunedì 23 marzo per due ore al fine di essere adattata per l’accoglienza di pazienti con sintomi da coronavirus. Altre strutture stanno per essere adattate per l’accoglienza di malati: Rockhal a Esch, Daeichal a Ettelbruck, a Est del Paese, zona Grevenmacher, LuxExpo  a Lussemburgo. Quest’ultima con due reparti per separare i pazienti e, dopo tampone, isolarli da altri ricoverati.

Si sta formando il personale al fine di renderlo più preparato per l’emergenza del virus. 

Sempre da lunedì 23 marzo sarà disponibile un macchinario per monitoraggio dei casi positivi, isolati a domicilio. Uno staff di ricercatori del Luxembourg Institute of Health informa di continuo il governo sulla situazione degli altri Paesi allo scopo di potersi adattare al meglio all’evoluzione del problema. La più grande sfida rimane comunque quella di contenere la propagazione del virus, pertanto: restate a casa.

Nel Paese si registra molta solidarietà e ottimi comportamenti nel seguire le regole. La polizia fornisce feedback molto buoni in tal senso. I rischi attuali sono: carenza di materiale e di personale (semmai trattenuto nei Paesi di provenienza). Per ovviare al problema il ministero della funzione pubblica ha creato una piattaforma che descrive i profili richiesti e alla quale le persone sono invitate a scrivere per proporre la propria candidatura (saranno di conseguenza contattati). Sarà lanciata anche un’azione di richiesta di mascherine. C’è chi si è già iscritto per cucire le mascherine. Il governo ha ordinato tutto il possibile, senza badare a spese. Per ora è sicuro l’approvvigionamento di 190.000 mila mascherine per il personale medico e infermieristico, per addetti al servizio pubblico, farmacisti, assistenza alle persone vulnerabili, impiegati dei supermercati.

La ministra ha rilanciato l’appello a rispettare i gesti-barriera antivirus. Ha anche dichiarato che il Paese è pronto ad accogliere eventuali malati dalla Francia, vista la situazione grave in Alsazia e Lorena.

Ad ora in Lussemburgo si contano: 34 ricoveri (3 in terapia intensiva). Dieci pazienti guariti.

La ministra ha chiarito il malinteso in merito all’interrogazione di un rappresentate del partito della LEGA al Parlamento europeo (che parlava di un trasporto da Bari al Lussemburgo di materiale medico che avrebbe potuto invece essere utile in Italia). La CargoLux ha invece trasportato solo una tenda militare per allestire l’ospedale provvisorio: nient’altro!

Quanto ai tamponi, se ne fanno già molti rispetto ad altri Paesi (in proporzione alla popolazione) e si auspica di poterne fare sempre di più. In merito alla possibilità che la chloroquine (contro la malaria) possa essere utile contro il covid-19, il governo ha dichiarato che non è provata l’efficacia e che sta  battendo tutte le piste in merito a possibili medicinali che possano risultare efficaci nel combattere il virus. In merito a domande su futuri infettati e sul numero di settimane di confinamento, Madame Lenert ha risposto che è impossibile ad oggi dare una risposta, ma che dalla prossima settimana saranno fatte delle valutazioni, confrontandosi con gli altri Paesi. 

Dal 23 marzo comincia la collaborazione con i laboratori privati per rendere il servizio di analisi  più performante.

La ministra non ha potuto (rispondere) alle domande su previsione raggiungimento del picco e prevenzione post-picco. Ad oggi si fanno 1500 tamponi al giorno. Dalla Cina è arrivato materiale in parte acquistato dal Granducato e in parte ricevuto in dono. La struttura di Strassen (non è un ospedale) non ha ricevuto materiale dalla Cina.

La ministra non ha potuto dare indicazioni su aree del Paese a più alto tasso di infezione e perché poiché il Granducato è troppo piccolo. Si è limitata a dire che un’onda infetta è stata causata dagli spostamenti per la settimana delle vacanze di Carnevale.

Ha anche assicurato che persone senza fissa dimora e persone senza copertura assicurativa saranno tutte curate senza discriminazione. Alla domanda se possiamo essere tranquilli sulla qualità e sicurezza dei materiali in arrivo, la ministra ha detto che saranno verificati affinché riportino il marchio CEE.

(Red/rc/mgg)

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