Un film da non perdere al Festival del Film Italiano di Villerupt, è “Il traditore” del regista Marco Bellocchio. Basato sulla vita di Tommaso Buscetta, il super pentito di Cosa Nostra, intrepretato magistralmente da Pierfrancesco Favino che non smette di stupire e ci trascina con lui nel personaggio.

Buscetta, potente boss della mafia siciliana fino agli Anni ’90, dal Brasile dirigeva uno dei più grandi traffici mondiali di eroina. Tutto il racconto ha come filo conduttore gli anni della faida tra Totò Riina  – che rappresentava la nuova mafia dei Corleonesi, sanguinaria, stragista e assetata di potere – e la vecchia guardia di Tommaso Buscetta e Totuccio Contorno, attaccata agli antichi principi. Contorno è interpretato dallo straordinario Luigi Lo Cascio, formidabile come nel film “I Cento passi”, dove interpretava Peppino Impastato, una voce libera che ha smosso le coscienze, ucciso nel 1978 dalla mafia.

Il titolo “Il Traditore” sembra in apparenza solo mirato a Tommaso Buscetta, il super pentito che tradisce il giuramento e collabora con Falcone  per distruggere il Clan dei Corleonesi. Ma seguendo le suggestioni del regista Bellocchio, ci si accorge che il titolo diventa al plurale e punta il dito verso molti protagonisti di quella fase storica italiana che ha visto morire tanti leali difensori dello Stato, come  Falcone e Borsellino.

In programmazione fino a lunedì 11 novembre

https://festival-villerupt.com

Francesco Mind Fiorentino

 

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