Tanti tricolori, bambini, nonni e genitori ad applaudire ai Fori Imperiali.
Inclusione quale affermazione del diritto di ogni singola persona di avere accesso ed esercitare, nella società di cui è parte, le stesse opportunità. Questo il tema scelto per celebrare il 2 giugno, Festa della Repubblica, giorno in cui tutti gli italiani esprimono un sentimento di appartenenza all’Italia, orgogliosi della sua storia e di quanto ha saputo costruire negli anni. Storia che si fonda sulla nostra Carta Costituzionale.
Un messaggio idealmente riflesso nei volti del manifesto istituzionale del 2 giugno: sotto il Tricolore, simbolo identitario del Paese e della Repubblica, l’Italia di domani raffigurata da due bambini.
La manifestazione, alla quale erano presenti le alte cariche dello Stato, il presidente del Consiglio Conte, la presidente del Senato Casellati, il presidente della Camera Fico, si è aperta con il commosso omaggio del presidente della Repubblica, Mattarella al Milite Ignoto e la deposizione di una corona di alloro.
Subito dopo il saluto al presidente da parte delle spettacolari Frecce Tricolori, ha preso avvio la sfilata dei corpi d’Armata lungo i Fori Imperiali, tra bambini festanti con le loro bandierine in mano e genitori e nonni emozionati, soprattutto quando è stato intonato all’unisono l’inno di Mameli.
Come al solito, tra i più applauditi i Vigili del Fuoco, la Marina Militare, gli Alpini, la Protezione Civile insieme alla Croce Rossa e i Bersaglieri con le loro piume al vento e la loro immortale Fanfara.
Ma gli applausi più scroscianti sono stati dedicati ai militari in carrozzina che hanno avuto incidenti nello svolgere il loro servizio nelle missioni di pace.
Abbiamo visto persone sorridere, abbracciarsi, entusiasmarsi, applaudire e cantare insieme.
Ed è questa sensazione positiva, che vogliamo portarci a casa. Nella speranza che per i giorni che verranno sia inclusione vera e non resti solo un bel manifesto commemorativo da avvolgere e riporre in un armadio.
Gilda Luzzi