BAGLIONI 1-1

E’ stata la serata delle lacrime. Ha pianto Enrico Nigiotti alla fine della sua esibizione “Nonno Hollywood” emozionato dall’affetto del pubblico. Ha pianto, per la standing ovation che gli ha tributato, l’Ariston Simone Cristicchi (che resta sempre più di diritto tra i favoriti). Hanno pianto di commozione Alessandra Amoroso, sinceramente grata a Baglioni per averla invitata, e Fabio Rovazzi nel saluto tributato al padre che non c’è più. Ha pianto Serena Rossi che ha cantato Almeno tu nell’universo, tributo doveroso alla grande a Mia Martini. Ma è stata anche la serata dell’Ariston-balera con il pubblico scatenato a ballare in pista sulle note di Antonello Venditti prima, di Raf e Tozzi poi. E’ stata tolta finalmente – speriamo definitivamente – un po’ di polvere dalle inanimate sagome che per anni hanno fatto mostra di sé in platea. Oggi al Festival di Sanremo il pubblico balla e questa secondo noi è una rivoluzionaria novità.

Siamo arrivati al giro di boa. Da domani il dirottatore artistico, che appare sempre più defilato sul palco e che, invece, quando prende la chitarra o si siede al pianoforte riempie la scena come solo lui sa fare, punterà diritto la prua verso la finale di sabato e, riteniamo, poi troverà altri porti (aperti) in cui attraccare. Non Sanremo…

La terza serata è scivolata via tutto sommato in modo piacevole. I cantanti ci sono sembrati tutti più intonati – in questi giorni si è lavorato molto per sistemare un audio capriccioso – e i conduttori se la sono cavata, con una Virginia Raffaele strepitosa come sempre quando fa il suo: perfomance da dieci quando sulle note di un vecchio grammofono ha cantato Mamma di Beniamino Gigli riproducendo anche le imprecisioni, i cambi di velocità e i saltelli tipici della puntina sul disco.

Come al solito – ma ormai ci siamo abituati – non sono mancati siparietti inutili e poco efficaci che riflettono una scelta autorale che ci lascia piuttosto perplessi.

Gag esilarante quella di Ornella Vanoni che ha invaso il palco dell’Ariston per vantare in gara e quando Virginia le ricorda che quest’anno lei non c’è tra i cantanti le ringhia contro perché “mi hai fatto come una rimbambita, una rincoglionita, una maniaca sessuale…”. Poi duettano insieme su “La gente e me” di Caetano Veloso e tra incertezze e buchi di memoria più o meno voluti o reali arrivano all’annuncio ufficiale di Patty Pravo in gara. Alla fine le due amiche non resistono dal non salutarsi e mandano all’aria il rigido cerimoniale voluto soprattutto dal televoto. “A una certa età si può fare quello che si vuole – dice Ornella prima di uscire. E aggiunge; “questa sera sono venuta A GRATIS non vi ci abituate”.

E così al Festival di Sanremo “svecchiano” il rigido protocollo, immutabile da decenni, due signore della canzone italiana, non due teen ager… anche questa è una notizia!

Per la terza serata, come per la seconda, è stata comunicata la classifica della sala stampa:

Nel BLU (alta classifica): Simone Cristicchi, Mahmood, Irama, Ultimo

Nel GIALLO (intermedia): Enrico Nigiotti, Motta, The Zen Circus, Francesco Renga

Nel ROSSO (bassa): Anna Tatangelo, Boomdabash, Patty Pravo con Briga

Gilda Luzzi

Potrebbe interessarti anche questo

Guichet.lu

Il Ministero della Digitalizzazione lancia una consultazione pubblica per migliorare i servizi dello sportello di prossimità Attualmente, i cittadini possono rivolgersi allo sportello di accoglienza Guichet.lu, situato in rue Notre-Dame a Lussemburgo, per qualsiasi domanda sulle procedure e sui servizi…

@Voices: Carmine Torchia, Antonio Freno, Giovanni Falzone

(Puntata 869) Puntata del mese di novembre a VOICES BY PASSAPAROLA, la trasmissione italiana su Radio ARA: appuntamento con i nuovi DISCO DEL MESE e DISCO RIVELAZIONE scelti da Paolo Travelli A VoicesbyPassaParola prima puntata del mese di NOVEMBRE con…

Passaggio della torcia. Le nostre storie e il cammino verso la guarigione e la riconciliazione

Time for Equality (asbl) presenta l’appuntamento autunnale di Expressions of Humanity con le toccanti testimonianze dei delegati delle Prime Nazioni della Columbia Britannica (Canada) sui bambini aborigeni vittime del sistema delle scuole residenziali e sul fenomeno delle donne e delle…

Israele. Per Pino Arlacchi “Israele non ha più alcun diritto di far parte dell’ONU”

Da quando la frantumazione dell’URSS nel 1991 ha avviato nel mondo una situazione di unipolarità statunitense, facendo mancare quell’equilibrio delle forze fra paesi dotate di armi atomiche che assicurava di fatto la pace attraverso la condizione della MAD (Mutual Assured…