Con le donne, per le donne !
In Italia è in corso un vero e proprio attacco all’autodeterminazione delle donne. Qualche settimana fa, nel nostro Paese, la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’articolo 4 della legge n. 194 sull’aborto.
Non bastavano l’obiezione di coscienza ai massimi storici, la proposta di legge Tarzia (che snatura il ruolo e i compiti dei consultori), la precarietà del lavoro, la violenza fisica tradotta in 55 omicidi di donne da inizio d’anno, il problema della rappresentanza politica. Ed ancora : la prevalenza del cognome del marito da trasmettere ai figli e il taglio della busta paga alle donne in attesa di un bimbo di Poste Italiane !
Bisognava anche rimettere in gioco la legge sull’interruzione volontaria di gravidanza, una legge del 1978, approvata sotto uno dei governi Andreotti, che abrogava (dopo anni di battaglie) il reato di “delitto contro l’integrità della stirpe” punibile con la reclusione fino anche a dodici anni.
Cosa è cambiato da allora? Siamo sicuri che non dobbiamo di nuovo tornare a gridare slogan del tipo: “L’utero è mio e me lo gestisco io!”.
Come mai in Italia devono essere rimessi in discussioni diritti (soprattutto di genere) che negli altri Paesi sono parte della coscienza comune (di uomini e donne)?
Se alcune donne hanno dimenticato le battaglie femministe o non ci hanno mai creduto, ce ne sono altre che lottano quotidianamente per concretizzare la parità di diritti in maniera sostanziale. A quando un cambiamento nella coscienza comune ?
Noi di PassaParola Magazine vogliamo dare il nostro piccolo contributo alla riflessione, dedicando la copertina di questo mese alle donne italiane delle Olimpiadi. Perchè a partire dallo sport non ci siano più discriminazioni. Perchè solo abbattendo tutti i pregiudizi culturali e religiosi alle donne verranno realmente riconosciuti i diritti più elementari.
Paola Cairo e Maria Grazia Galati