Philharmonie di Lussemburgo, sabato 3 marzo 2012. Pubblico delle grandi occasioni per il concerto dell’Orchestre de Paris dretta dal grande maestro Riccardo Chailly. Il repertorio musicale é quello di George Gershwin.
Stefano Bollani si siede al pianoforte per l’esecuzione della prima piece Rhapsody in Blue for piano and orchestra, ed esalta subito la platea con il suo tocco delicato e sicuro. Non ha nessun timore reverenziale neanche di fronte ad un repertorio per lui non canonico.
Noi di PassaParola lo incontriamo tra il primo e il secondo tempo. Cliccate sul link per ascoltare l’intervista rilasciata a Paolo Travelli, in cui Bollani racconta il suo incontro con Chailly, lo studio di Gershwin; commenta il suo rapporto con la televisione; suggerisce i nomi delle nuove leve della musica jazz italiana; parla dei suoi progetti futuri.
Disponibile, simpatico, uomo di grande verve, quella dei grandi personaggi.
E’ di nuovo tempo di ascoltarlo per la seconda parte dell’esecuzione Concerto in F (en fa) for piano and orchestra, che suscita 15 minuti di applausi da parte di un pubblico, solitamente compito, che è in delirio. Ed in piedi richiede numerosi bis al musicista. Che non si esime, anzi, rilancia con 3 pezzi fuori repertorio, che ammaliano i direttori parigini dell’orchestra e il pubblico internazionale. Un genio che non annoia mai.