Dal 19 al 25 gennaio 2026 si aprirà la 47ª edizione del Filmfestival Max Ophüls Preis di Saarbrücken. Durante la conferenza stampa di ieri (17 dicembre, ndr) la direttrice artistica Svenja Böttger ha presentato un programma che attraversa confini geografici e culturali, dando spazio a nuove voci del cinema europeo

Particolare rilievo assumono i film provenienti dal Lussemburgo, come il documentario “Terre Rouge – Topographie du Poète”, che racconta la memoria industriale e poetica di una regione in trasformazione. La presenza lussemburghese sottolinea il dialogo transfrontaliero che da sempre caratterizza il festival. Non manca il legame con l’Italia, presente sia nelle coproduzioni sia nei temi affrontati. Tra i documentari spicca “Despite the Scars – Auch wenn Narben bleiben”, coproduzione italo-tedesca, che affronta il trauma, il corpo e la rinascita attraverso la danza. Anche nel concorso dei film di media durata emerge l’Italia con “Madonnas”, ambientato nel Sud del Paese, un racconto di formazione femminile tra tradizione, spiritualità e desiderio di emancipazione. Secondo Sabine Dengel, il respiro internazionale del festival è una scelta consapevole: in un contesto di difficoltà economiche per la cultura, la cooperazione europea diventa essenziale per garantire qualità e pluralità di sguardi.
Il Max Ophüls Preis si conferma così non solo come piattaforma per il giovane cinema tedesco, ma come crocevia europeo di storie, linguaggi e identità, capace di mettere in dialogo il Lussemburgo, l’Italia e il resto del continente attraverso il cinema.
Elisa Cutullè
Info e biglietti: www.ffmop.de/ (biglietti disponibili dal 20.12.2025)
