Continua il Festival del Film Italiano di Villerupt (Francia). Abbiamo visto per voi la pellicola Breve storia d’amore, scritto e diretto da Ludovica Rampoldi, sceneggiatrice di lungo corso, qui alla sua prima prova di regia. Una storia moderna che indaga sui sentimenti, sulle relazioni amorose, sulle loro derive

Una giovane donna, Lea (interpretata dalla brava Pilar Fogliati), che vive con il compagno e la loro bimba, incontra per caso, in un bar anonimo di una Roma notturna, un bell’uomo maturo (Rocco, che ha il volto di Adriano Giannini), sposato a Cecilia (Valeria Golino), senza figli. Da qui nasce una storia che sembra esaurirsi in una semplice frequentazione di sesso rubato alle rispettive quotidianità. Ma Lea si innamora, vuole entrare poco a poco nella sfera familiare di Rocco. E intanto è convinta che il suo compagno la tradisca. Il film, che all’inizio si esprime in maniera monotona e non cattura l’attenzione, riserva un colpo di scena nel finale che merita quindi di resistere a non uscire prima dalla sala… I bravi attori fanno il resto. Rimangono alcuni passaggi narrativi discutibili (sempre nella parte finale), ma il film bisogna ammettere che affronta bene la tematica di come l’infedeltà sia affrontata, ‘’metabolizzata’’ e magari anche risolta in due maniere completamente diverse. E la differenza la fanno proprio l’età e l’esperienza dei protagonisti.
Bello il dibattito con la regista a fine proiezione. La Rampoldi ha spiegato al pubblico che questo film all’inizio voleva solo scriverlo e non dirigerlo, che non è autobiografico, ma ‘’personale’’ e che si tratta di un vecchio soggetto assopito da anni e che ora ha visto la luce, completo anche del tempo e della conseguente esperienza di vita che lei stessa ha vissuto e guadagnato.
Maria Grazia Galati
