Consigliere all’Ogbl, il principale sindacato del Granducato, Andrea Spigarelli lussemburghese d’origine italiana (padre umbro e mamma veneta), ci spiega il suo ruolo, i problemi del mercato del lavoro lussemburghese e l’importanza della tessera sindacale
Che cosa fa un consigliere sindacale?
Il consigliere sindacale è colui che prende il primo contatto con la persona affiliata che necessita di consigli riguardanti il diritto del lavoro e il diritto sociale. In particolare, in caso di problemi con il datore di lavoro dovuti ad arretrati di salario, contestazioni, licenziamenti, avvertimenti, fallimenti aziendali ecc. E in caso di problemi con le istituzioni sociali lussemburghesi come il Centre commun de la sécurité sociale (CCSS), l’Agence pour le développement de l’emploi (ADEM), l’Association d’assurance accident (AAA), la Caisse nationale d’assurance pension (CNAP), ecc.
Il nostro lavoro varia ogni giorno perché ogni caso è diverso dall’altro. Il primo compito dei consiglieri è ascoltare i reclami dei nostri affiliati. Spesso, per es., il mancato pagamento dei salari o di indennizzi da parte dei datori di lavoro può condurre i dipendenti ad una situazione di urgenza e precarietà. In questi casi, per salvaguardare i nostri iscritti, interveniamo tramite lettere di reclamo o di opposizione. Se la situazione non si risolve, i consiglieri, in stretta collaborazione con il Dipartimento Legale del sindacato propongono all’affiliato – che necessità però almeno di un anno di tesseramento all’Ogbl – la possibilità di procedere con vie legali presso gli organi giuridici statali. Basandoci sul Codice del lavoro e sul Codice di sicurezza sociale, siamo il primo “strumento” per far rispettare i diritti dei lavoratori.
Attualmente sosteniamo i lavoratori dell’azienda AMPACET di Dudelange che stanno scioperando dal 27 novembre scorso. Inoltre, ci stiamo preparando alle elezioni sociali del 12 marzo 2024 che si terranno nelle aziende e alla Chambre des Salariés, dove attualmente abbiamo la maggioranza assoluta dei seggi.
Quanto è importante aderire ad un sindacato oggi?
Oggi più che mai è fondamentale. Spesso le persone che arrivano nel Granducato per lavoro non conoscono bene le leggi e i diritti che hanno. Sindacarsi vuol dire avere un punto di riferimento su quei diritti fondamentali che servono per iniziare una nuova avventura lavorativa. Ma sindacarsi non è solo un atto di protezione individuale, aderire significa anche far parte di una collettività a difesa di tutti i lavoratori e dei pensionati, perché spesso viene dimenticato che il sindacato difende anche i diritti dei pensionati. Entrare a far parte del sindacato può anche offrire la possibilità di impegnarsi come delegati del personale nella propria azienda.
Inoltre, a livello nazionale, nel marzo 2022 quando il governo Bettel voleva “manipolare” l’Index sui salari (lo strumento destinato a preservare il potere d’acquisto delle famiglie, ndr) l’Ogbl è stato l’unico sindacato che non ha firmato l’accordo affinché il potere d’acquisto dei cittadini e delle famiglie non fosse messo in pericolo. Un’altra rivendicazione è stata quella della riforma della Legge sui contratti collettivi. Il sindacato, insieme con i rappresentanti dei datori di lavoro settoriali e i rappresentanti del personale può negoziare, infatti, i contratti collettivi che possono migliorare le condizioni di lavoro. Nel nostro Paese esistono i diritti dei lavoratori e il sindacato è presente per farli rispettare.
La tua origine e la tua competenza della lingua italiana ti portano a confrontarti con persone provenienti dal nostro Paese?
Anche se ho affiliati di tutte la nazionalità, il numero di italiani cresce. È sempre molto più facile esprimersi nella lingua madre e, dunque, è normale che io abbia un numero cospicuo di italiani che chiedono un appuntamento con me. La barriera linguistica è spesso all’origine di molte incomprensioni, per questo è importante ricevere informazioni in italiano.
Quali sono i principali problemi riscontrati nella comunità italiana? E quali quelli generali del mercato del lavoro lussemburghese?
Sul mercato del lavoro i problemi generali sono spesso legati alle condizioni del lavoro. Devo dire che ci sono dei datori di lavoro che rispettano la legge e offrono condizioni ottime per lavorare serenamente grazie anche ai contratti collettivi negoziati con il sindacati, ma ci sono anche quelli che non rispettano la legge e, in questo caso, i problemi che causano agli impiegati variano: dai licenziamenti per colpa grave, al mancato pagamento dei salari o delle ore supplementari, pressioni per lavorare oltre le 10 ore al giorno. Nella comunità italiana uno dei problemi che riscontriamo spesso è che si dà facilmente fiducia ad un datore di lavoro – che è anche un connazionale – ma senza che ci sia chiarezza sulle condizioni di lavoro e rispetto del contratto. Penso sia naturale dare fiducia ma va scritto tutto nero su bianco. Perchè, se un lavoratore inizia a lavorare senza aver firmato un contratto c’è il rischio che non abbia una copertura sociale, non conosca il salario lordo, non si conoscano le condizioni di lavoro né l’orario. Se qualcuno dei nostri concittadini si trova in questa situazione deve rifiutare immediatamente di lavorare! Consiglio fortemente a tutti gli espatriati di informarsi riguardo il diritto del lavoro ma non solo, anche sui prezzi degli alloggi e del caro-vita in Lussemburgo. Se il datore di lavoro offre anche un alloggio ad un prezzo « spacca mercato » – com’è d’abitudine nella ristorazione – si rischia di ritrovarsi in una stanza condivisa con bagno in comune con condizioni che possono diventare invivibili. Poi diventa difficile uscire da questa situazione.
Cosa consigli alla nuova mobilità italiana che arriva?
La prima parola d’ordine è informarsi, anche se si ha un “gancio”, ovvero una persona che ci informa su tutto, è sempre meglio prendere noi stessi le informazioni. Il Lussemburgo offre tantissime possibilità di lavoro e di evoluzione personale. Ci sono delle leggi che proteggono i lavoratori e le lavoratrici, basta conoscerle un po’ e si può costruire un futuro propenso. La seconda è sindacarsi perché anche in certe situazioni è sempre meglio avere un appoggio da parte di un sindacato che non averlo.
Quali sono i problemi più urgenti su cui si confronta il tuo sindacato oggi ?
Il sindacato si muove in tantissimi settori, quelli più ricorrenti riguardano il rinnovo dei contratti collettivi, con negoziazioni che spesso durano mesi e che rischiano di non arrivare ad un risultato. Nello spazio di 4 mesi nel Granducato di Lussemburgo sono stati organizzati due scioperi, di cui uno riguardava la CARGOLUX (compagnia aerea cargo lussemburghese, ndr). Grazie all’appoggio dei sindacati si è trovato un accordo dopo 3 giorni di sciopero. Mentre i lavoratori della fabbrica di AMPACET di Dudelange sono in sciopero dal 27 novembre scorso (lo sciopero si è concluso il 21 dicembre, ndr). Una situazione complicata che tarda a risolversi. Il sindacato è cosciente naturalmente del rincaro del prezzi degli alloggi e dei problemi che incontrano i celibi o le famiglie monoparentali che con l’attuale legge fiscale e la situazione di crisi hanno grandi difficoltà. L’Ogbl ha rivendicato un elenco di proposte al nuovo governo Frieden per regolare l’attuale situazione affinché nessuno cittadino sia a rischio povertà nonostante vada a lavorare 40h a settimana, a volte anche di più.
Siete, appunto, al fianco dei lavoratori AMPACET che scioperano da molti giorni, cosa puoi dirci della vertenza?
In effetti è importante dirlo, l’Ogbl è al fianco dei lavoratori AMPACET, mentre l’LCGB ha deciso di seguire la linea del datore di lavoro. La situazione è senza precedenti. Durante i lunghi negoziati per il rinnovo del contratto collettivo AMPACET, la Direzione ha deciso di chiamare in causa la conciliazione e decretare in seguito la non-conciliazione calpestando, in questo modo, il modello lussemburghese di dialogo sociale. Quindi, più di 50 lavoratori sono oggi (lo sciopero si è concluso il 21 dicembre, ndr)senza contratto collettivo e hanno perso tutti i loro diritti.
Una situazione inaccettabile visto che il dialogo sociale è sempre stato la base di accordi tra imprenditori e dipendenti. Dal 27 novembre scorso gli scioperanti, insieme all’Ogbl, resistono e si battono per la riconquista dei loro diritti, tutti insieme, senza percepire il salario. Li sosteniamo con la cassa dei scioperi anche se non è abbastanza. Se posso permettermi di fare un appello, abbiamo lanciato una colletta online per aiutare gli scioperanti a non rimanere senza salario. Una donazione può essere fatta sul sito : www.leetchi.com/fr/c/solidarite-avec-les-grevistes-chez-ampacet-1056916. Purtroppo, fino ad oggi, la direzione non ha dato nessun segno e bisogna menzionare che le rivendicazioni del sindacato non erano impossibili o enormi. Parliamo di un aumento del 2,5% sui salari e 3 giorni di ferie in più. Negli ultimi 3 anni AMPACET ha triplicato il beneficio e ciò è avvenuto solo grazie ai lavoratori determinati a continuare lo sciopero finché la direzione non deciderà di sedersi ai negoziati. Noi del sindacato rimarremo al loro fianco.
Dove possiamo trovarti?
Mi trovo nell’agenzia di Differdange (4, rue Emile Mark L-4620) insieme ad altre 2 consigliere. E sono disponibile su appuntamento che si può richiedere al numero di telefono: 26 54 37 77
Inoltre, abbiamo delle agenzie in tutto il paese:
- Lussemburgo Città
- Esch/Alzette
- Dudelange
- Diekirch
- Grevenmacher
- Hinkel
- Wiltz
Chi è Andrea Spigarelli
Nato in Lussemburgo da genitori italiani, padre di Gubbio (PG) e madre veneta di Conegliano Veneto (Treviso), impara l’italiano con la nonna paterna. Dopo aver frequentato le scuole elementari a Esch/Alzette, nel quartiere Brill – dove c’erano tantissimi figli di immigrati italiani e portoghesi – si iscrive al liceo e, dopo il diploma, inizia il suo percorso professionale nel settore privato. Dal luglio 2021 entra nello staff del SICA (Service, Information, Conseil et Assistance) dell’Ogbl.
Intervista raccolta da Paola Cairo