Siamo andati al cinema per voi. Cominciamo con due pellicole. È giusto fare sempre cosa “giusta”? E un Nanni Moretti superlativo

Discernere, fare “la cosa giusta”, comportarsi secondo coscienza: il tema è complesso e rappresentarlo su grande schermo non è cosa facile. Davide Minnella ci prova nel suo film (Cattiva Coscienza) che per i primi 30 minuti è molto debole, ma recupera mordente strada facendo. La pellicola è una favola moderna dove il “Grillo Parlante” a un certo punto perde il suo ruolo…e impara per primo una lezione che invece avrebbe dovuto insegnare. Pellicola che scorre veloce, con qualche risata, buoni attori (Francesco Scianna, Filippo Scicchitano, Matilde Gioli) e una Drusilla Foer (al secolo Gianluca Gori) sempre in forma. Su tutti e tutte spicca l’interpretazione di Alessandro Benvenuti (ex “Giancattivo”), poetica ed esilarante, che veste i panni di un uomo, anziano e solo, ospite in una casa di cura. E attenti a non scambiare Gianfranco Gallo con il più famoso fratello Massimiliano (il Pietro, marito della Tataranni TV…), come quest’ultimo bravissimo e che a quest’ultimo somiglia come una goccia d’acqua.

E poi arriva Nanni Moretti, che supera se stesso ne Il sol dell’avvenire, dove racconta con il suo geniale stile registico e interpretativo una storia per riflettere, commuoversi, guardarsi dentro. Il cineasta, come sempre sa fare nelle sue pellicole, scuote le coscienze, ci obbliga a guardarci dentro, a porci delle domande scomode, a specchiarci nei fantasmi che la nostra anima ci nasconde a tradimento. ”Un film nel film”, dove Moretti ci regala deliziose lezioni di cinema, dove parla di politica giudicando in punta di piedi, dove denuncia la crisi di coppia e la voracità delle multinazionali porgendo allo spettatore il suo recitato beffardo, sarcastico; e dirigendo il cast (Margherita Bui e Silvio Orlando, sempre molto bravi, fra i tanti) con equilibrio e maestria. Belli i due passaggi che richiamano altrettanti suoi celebri film: la piscina di Palombella rossa e la teoria delle calzature di Bianca. In questo film Moretti racconta se stesso, si autocelebra, è vero, ma può permetterselo e lo fa molto bene. God save Nanni! A domani per altri film.


Maria Grazia Galati

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