Ripercorriamo il libro “I principi elementari della propaganda di guerra” di Anne Morelli che definisce gli strumenti classici della propaganda di guerra, veicolati dai media, anche per la recente guerra tra Russia e Ucraina
Perfettamente coscienti della assoluta obiettività dei media europei nel rappresentare quotidianamente la guerra in Ucraina, vorremmo ricordare ai nostri lettori un lavoro che Anne Morelli, celebre storica della emigrazione italiana in Belgio e specialista della critica storica applicata ai media moderni, ha pubblicato Bruxelles (Labor 2001; Aden 2010), traendo ispirazione da Falsehood in Wartime, del pacifista britannico Arthur Ponsonby, diplomatico contrario all’entrata i guerra della Gran Bretagna nel 1914.
L’opera di Anne Morelli, tradotta in italiano e pubblicata da Futura Editrice nel 2005, è “I principi elementari della propaganda di guerra”. Sono solo dieci e vale la pena di ricordarli.
- Noi non vogliamo la guerra
- E’ il campo avverso il solo responsabile della guerra
- Il leader del campo avverso ha il volto del diavolo
- Noi difendiamo una causa nobile e non degli interessi particolari
- Il nemico provoca volontariamente delle atrocità mentre noi se commettiamo degli abusi lo facciamo solo involontariamente
- Il nemico utilizza delle armi proibite
- Noi subiamo poche perdite, le perdite del nemico sono invece enormi
- Gli artisti e gli intellettuali sostengono la nostra causa
- La nostra causa ha un carattere sacro
- Quelli che mettono in dubbio la nostra propaganda sono solo dei traditori.
A questo si può aggiungere l’utilizzo dei servizi di intelligence non per agevolare la decisione politica illustrando i fatti ma per sostenere una narrazione prestabilita. Sono gli strumenti classici di una guerra ibrida condotta sul campo di battaglia ma anche nelle case dei tele-video-radio- ascoltatori per creare un consenso politico alle ragioni della guerra. Senza mettere assolutamente in dubbio l’obiettività dei media europei nel rappresentare la aggressione russa dell’Ucraina i nostri lettori vanno comunque correttamente informati. Just in case….
CdA
Per approfondire: A3005.pdf (rifondazione.be)