Continua InSuperabile2022, la staffetta dell’inclusione che in 25 giorni di cammino, porta i partecipanti da Proceno alle porte di Roma, a Spoleto, Assisi, Città di Castello fino alle pendici dell’Appennino al Santuario della Verna seguendo il percorso della Via di Francesco
La colorata compagnia dei ragazzi, ragazze ed accompagnatori e accompagnatrici di Insuperabile, la staffetta dell’inclusione che, con i camminatori è partita il 19 agosto da Roma, ha lasciato oggi la televisiva piazza di don Matteo a Spoleto per raggiungere, dopo un percorso pieno di impegnativi saliscendi, il piccolo borgo di Poreta (PG).
Il Cammino non significa soltanto percorrere una strada per arrivare al traguardo, che pure è importante. Il Cammino significa fare prima di tutto i conti con se stesso, con le proprie fragilità, i propri fardelli e il proprio residuo entusiasmo. Perché solo da qui si può accompagnare, o meglio farsi accompagnare, da ragazzi e ragazze che ci insegnano che proprio la fragilità può essere la loro ma anche e soprattutto la nostra forza.
Oggi sotto a un sole cocente, tra salite faticose e discese molto ripide, hanno camminato col sorriso sulle labbra, con un grande obiettivo intermedio che è il pranzo condiviso.
Chi scrive, invece, forse ancora troppo carica dele cose che si è portata dietro e che non sono quelle che stanno nello zaino, ha faticato parecchio per il caldo, per i pensieri intermittenti, le salite e le discese che poi sono quelle che ci ricordano l’andamento delle nostre vite. Tuttavia, nonostante la stanchezza del mio primo giorno, ciò che mi resta nel cuore di questa giornata meravigliosamente impegnativa sono il sorriso e la forza di volontà dei ragazzi e delle ragazze che con il loro entusiasmo mi hanno insegnato quanto è bella la vita.
L’importante non è il traguardo ma il viaggio, scrive Galeano. E questo viaggio è davvero unico!
Testo e foto Gilda Luzzi
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