Da ieri, 3 novembre all’11 la città del Baltico si tinge di nordico.
Il Nordische Filmtage (festival del cinema del nord, ndr) ha in programma 130 proiezioni in 5 giorni. Quest’anno il formato è ibrido: proiezione in sala ma con la possibilità di guardare l’80 % dei film anche online (lo streaming, tuttavia, è disponibile solo dalla Germania). I film sono rigorosamente in lingua originale: finlandese, svedese, norvegese, danese e islandese, ma anche in somalo, tedesco, russo, estone e lettone. Niente paura: i film sono sottotitolati in tedesco e/o inglese.
Ad inaugurare questa edizione è il film del portiere della nazionale di calcio islandese Hannes Þór Halldórsson: il suo è un film di azione che non lascia fuori il mondo del calcio.
Due le categorie in concorso: film e documentario. Anche se non mancano: i corti, i film per ragazzi, le serie, le retrospettive, i forum.
Quest’anno il premio alla carriera verrà assegnato a Trine Dirholm. L’attrice a cantante danese, oltre ad essere la protagonista del film Margrete den første /Margrete – Queen of the North (film sulla reggente del 1407 che diede vita all’unione scandinava) è nota per i suoi ruoli nei film Festen – Festa in famiglia, Love Is All You Need, In un mondo migliore e Royal Affair.
Nel 2016 ha ricevuto l’Orso d’argento come migliore attrice al Festival di Berlino per il suo ruolo nel film La comune di Thomas Vinterberg. Trine è stata anche protagonista, con Alain Delon, nel 2017, di un film italiano Nico, 1988 scritto e diretto da Susanna Nicchiarelli, che racconta gli ultimi anni di vita della cantante ed ex-modella tedesca Christa Päffgen, meglio conosciuta come Nico. Il film ha vinto il Premio Orizzonti per il miglior film alla 74ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e il David di Donatello 2018 per la miglior sceneggiatura originale.
Elisa Cutullè