Una per l’abolizione delle spese di agenzia immobiliare per gli inquilini e
l’altra, contro la penuria degli alloggi, per aumentare l’offerta di appartamenti e garantire che l’offerta superi la domanda

Nel giro di poche settimane due nuove petizioni sono state depositate alla Camera dei Deputati del Lussemburgo. La no. 2018 lanciata dalla signora Alessia Mauta, che ha come scopo quello di abolire o perlomeno ridurre le spese di agenzia a carico degli inquilini. In Lussemburgo, si legge nella motivazione, le spese ammontano alla cifra di un mese di affitto più IVA. Sono spese molto alte a carico dei soli inquilini, che non vedono alcun servizio fornito a fronte di questo pagamento. Avere un prezzo massimo per queste spese o abolirle del tutto è la direzione che dovrebbe essere presa per aiutare le persone a trovare un alloggio.

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La no. 2000, depositata dal signor Bruno Gomes, facendo riferimento allo studio LISER (Luxembourg Institute of socio-economic research) e LSE (London School of economics) di luglio 2021, nel quale di attesta che solo lo 0,1% della popolazione possiede il 50% del terreno edificabile, chiede:

-di tassare il patrimonio edilizio disabitato (l’eredità per i figli non è toccata);

– ridurre la tassazione sulla proprietà ad un livello simile a quello della Grande Regione (soprattutto per le abitazioni inabitabili);

– adottare una strategia comune con la Grande Regione (Francia, Germania e Belgio);

– rafforzare l’azione comunale per avere un diritto prioritario di acquisto;

– introdurre una legge che impedisca agli investitori stranieri (fuori dall’UE) di investire in beni immobili (per esempio Lex Koller)

– semplificare amministrativamente le pratiche per costruire rapidamente e in tempi ragionevoli;

-dare priorità assoluta per i residenti del Lussemburgo di avere accesso agli alloggi

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Si ricorda che le petizioni devono raggiungere le 4500 firme in 6 settimane per poter essere inserite all’ordine del giorno di una seduta parlamentare e discusse in aula.

(Red)

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