Il prossimo sabato 27 marzo più di 20 associazioni, tra le quali: Mieterschutz LU / Défense des locataires LU, ASTI, Eis Stad, Save Co-housing in Esch, Finkapè, Time for Equality, LIFE – ecoCreActiv Plattform insieme a movimenti politici e sindacati, hanno organizzato la seconda manifestazione nazionale per rivendicare il diritto a un alloggio dignitoso e accessibile per tutti.
Secondo Eurostat il costo degli alloggi è aumentato del 13,3% negli ultimi 12 mesi e come denuncia da mesi l’ass. per la difesa degli inquilini, Mieterschutz LU / Défense des locataires LU, il mercato immobiliare lussemburghese è completamente deregolamentato. Di conseguenza, il divario tra ricchi e poveri sta crescendo. La crisi degli alloggi, infatti, colpisce sempre più duramente un gran numero di residenti nel Granducato del Lussemburgo, minacciando la pace sociale e impedendo a molte famiglie di costruirsi un futuro dignitoso. E sempre più persone non hanno altra scelta che cercare un alloggio dall’altra parte del confine.
Dopo la prima manifestazione dell’ottobre 2020, questa seconda manifestazione, che si terrà il 27 marzo parallelamente in molte città europee, partirà alle ore 15 dalla stazione centrale di Luxembourg- Ville, la capitale del Granducato per raggiungere Place d’Armes.
Tra le rivendicazioni:
- Che le spese d’agenzia per l’affitto congiunto siano interamente a carico del proprietario che affitta la sua proprietà (principio “demandeur payeur”) e non in parti uguali del 50% ciascuno tra il proprietario e l’inquilino come proposto dal ministro dell’alloggio nel progetto di legge!
- Che le disposizioni del contratto di locazione comune non siano oggetto di imposizione ai co-inquilini, e che questi ultimi possano scegliere tra:
– un contratto di locazione individuale in cui l’inquilino è personalmente e individualmente responsabile nei confronti del padrone di casa, e
– un contratto di locazione comune in cui i co-inquilini sono collettivamente e congiuntamente responsabili l’uno verso l’altro e verso il loro padrone di casa
- Che si metta in atto uno strumento efficace per controllare il tetto degli affitti sostituendo l’attuale soglia del 5% del capitale investito che non corrisponde più a nessuna realtà, con un nuovo sistema che tenga conto del potere d’acquisto
- Che siano tassare gli alloggi vuoti e i terreni edificabili per evitare la speculazione.
- Che venga riformata la tassa sulla proprietà rendendola più progressiva, liberando l’abitazione principale
- Che si metta fine alle agevolazioni fiscali nel settore immobiliare che alimentano la speculazione.
Questo il Manifesto:
Noi siamo quelli che dipendono dal lavoro per il nostro sostentamento.
Siamo quelli che lottano per pagare l’affitto o il mutuo.
Siamo coloro che sono discriminati nel mercato degli alloggi sulla base dell’origine etnica, del colore della pelle, dell’età, della disabilità, dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere.
Noi siamo quelli che non hanno ereditato nessuna proprietà dai nostri genitori.
Noi siamo quelli che vivono negli appartamenti termici. Siamo noi che viviamo in pozzi di calore che bruciano i nostri soldi, riscaldano il clima e danneggiano la nostra salute.
Siamo noi che rischiamo di perdere l’accesso a un tetto sopra la nostra testa e a un pianeta abitabile sotto i nostri piedi.
E noi siamo quelli che hanno una casa, ma sanno che l’aumento dei prezzi delle case minaccia i nostri figli.
Ci rifiutiamo di vergognarci ancora. Non dobbiamo vergognarci. Si devono vergognare coloro che accumulano miliardi di euro attraverso la speculazione e l’evasione fiscale. Sono gli speculatori che dovrebbero vergognarsi! Loro che trattano la terra e l’alloggio come beni finanziari e non come diritti vitali. E sono soprattutto i nostri governi che dovrebbero vergognarsi, perché sono loro che hanno steso il tappeto rosso agli speculatori per quasi 30 anni.
Oggi, 8 persone su 10 sono più preoccupate per l’impennata dei prezzi degli immobili in Lussemburgo che per la COVID19, secondo un sondaggio TNS-ILRES.
Ne abbiamo abbastanza!
Basta dover spendere metà del nostro reddito (o più) per l’alloggio!
Basta con le mezze misure proposte dal governo, che non risolveranno la crisi degli alloggi in Lussemburgo!
Basta che il diritto alla proprietà privata sia sancito dalla Costituzione lussemburghese, ma non il diritto all’alloggio!
Basta non poter comprare una casa con due stipendi medi e dover attraversare la frontiera per trovare un alloggio accessibile!
Basta essere 50 milioni di famiglie in fuel poverty in Europa, che devono scegliere tra pagare l’affitto, il riscaldamento o il cibo!
Basta con 38 milioni di case vuote quando 700.000 persone dormono all’addiaccio ogni notte in Europa, quando potremmo ospitare tutti senza abbattere un solo albero o concretare un solo pezzo di terreno agricolo!
È per questo che invitiamo tutti voi a partecipare alla 2a manifestazione nazionale per l’accesso a un alloggio dignitoso e a prezzi accessibili che si terrà a Luxembourg-Ville il 27 marzo 2021, giornata europea per il diritto all’alloggio. E non saremo soli, perché in diverse città europee i cittadini marceranno con noi!
In Lussemburgo, questa manifestazione pluralista è sostenuta da più di 20 associazioni, movimenti politici e sindacati che si battono da anni su questo tema. Questa primavera facciamoci un regalo e mettiamo le persone che lavorano per vivere al centro dei dibattiti e delle decisioni!
Qui l’evento su facebook
(Red/pc)