Fondatrice di Clarion Enterprises LTD ha aiutato migliaia di persone a migliorare le proprie capacità di presentazione in pubblico, aiutandole a diventare dei comunicatori più efficaci. Con oltre 30 anni di esperienza nel management e in posizioni di leadership esecutiva, cura una propria rubrica sull’American Express Business Trends.
In questi ultimi anni è, drasticamente, aumentato il numero dei burn-out. Molti di questi sono dovuti ad un cambiamento continuo della cultura aziendale. Come è possibile vivere in sintonia con questa velocità di cambiamento?
Il burnout può essere dovuto a diversi fattori: una mole lavorativa troppo elevate o mancato controllo su un’agenda troppo piena imposta dall’azienda. Questo peggiora quando I datori di lavoro non comunicano chiare aspettative e/o non forniscono support emotive e possibilità agli impiegati di esprimere I propri sentimenti e le proprie frustrazioni.
Il primo passo è quello di prendere coscienza di sé stessi e, cioè, riuscire a identificare I possibili sintomi di burnout. Dal punto di vista fisico sintomi possono essere una stanchezza cronica, l’essere esausti, avere disturbi del sonno o emicranie. Dal punto di vista psicologico il burnout cronico porta a cattivo umore, depressioni, esaurimento emotive, irritazione e sentimenti di amarezza o rabbia. Per alcuni può anche sopraggiungere un senso di apatia ed inutilità.
È necessario che gli impiegati capiscano quando la mole è troppo grande e che chiedano aiuto. Prendersi cura di sé stessi è il primo passo: seguire un’alimentazione equilibrate, fare esercizio fisico apprendere e applicare tecniche di meditazione e rilassamento sono aspetti essenziali. Utile è anche aumentare e rafforzare il supporto emotive al di fuori dell’ambiente lavorativo.
Quali sono gli aspetti che un leader deve imparare?
Buone capacità di leadership sono sempre cruciali, specialmente in periodi di crisi. Un buon leader dovrebbe aiutare gli impiegati ad affrontare le continue nuove sfide.
Empatia: In questi periodi stressanti devono rafforzare la propria capacità di essere empatici con gli altri. I leader devono rendersi disponibili agli impiegati e facilitare un ambiente di discussione in cui gli impiegati si sentano sicuri di esternare I propri dubbi e parlare. I leader empatici, in questo periodo, si interessano a capire l’impatto della pandemia sulle vite dei propri impiegati, nonché delle loro famiglie. Devono chiaramente dimostrare di supportare il benessere dei propri impiegati, ricalibrando obiettivi e termini di consegna, permettendo orari flessibili e mettendo a disposizione mezzi di support psicologico. I leader devono anche ricordarsi che il proprio umore è contagioso: devono tenere sotto controllo eventuali atteggiamenti o pensieri negative in modo che questi non influenzino gli impiegati e/o creino in essi ansia.
Capacità di comunicazione: I leader devono assolutamente migliorare le proprie capacità di comunicazione durante la pandemia. La gente ha bisogno che I propri leader abbiamo una chiarezza interna, una convinzione e una calma ben ponderata. È assolutamente necessario fornire aggiornamenti in maniera regolare come anche farlo in maniera trasparente. Una comunicazione è trasparente quando si forniscono alle persone informazioni accurate ed oneste. Non bisogna abbellire le brute notizie. Solo una comunicazione aperta e diretta genera fiducia e previene la possibilità che vuoti di comunicazione vegano “ripieni” con informazioni non veritiere ed inesatte. Al contempo è anche necessario mettere in evidenza il positivo e riuscire ad ispirare le persone a vedere un domani più roseo di oggi.
Come può un leader, diventare autentico?
Affinché un leader possa venire considerate autentico deve praticare, ciò che io chiamo “autenticità comportamentale”. Questo significa fare quello oche si dice. Un leader autentico è quello che mantiene le promesse, anche quelle più piccolo. È una persona a cui possiamo credere sulla parola. Per essere autentici bisogna chiedersi quali promesse sono state fatte e a chi e se le promesse sono state mantenute. Se non si mantenessero sarebbe meglio mettersi in contatto con le persone per spiegare il cambiamento di circostanze che non ha permesso di ottemperare a quanto promesso.
Cosa sono le “foglie” dell’autenticità?
Il mio libro, The Leader as a Mensch: Become the Kind of Person Others Want to Follow, è strutturato attorno alla metafora di un albero. Le radici sono umiltà, autenticità ed empatia. Il tronco comprende la nostra responsabilità, il nostro ottimismo e il nostro comportamento da leader. I rami rappresentano il nostro umore, la nostra generosità ed il nostro apprezzamento degli altri. Alla fine di ogni capitolo ci sono le foglie: questi sono consigli pratici o strategie che possono aiutare il leader a comportarsi da leader.
Ecco tre esempi di quelle che io definisco “foglie di autenticità”
- La vera libertà è quando ci si libera da ciò che ci limita. Ci sono momenti in cui ci troviamo forzati di metterci in scena per dare ad altri una buona impressione di noi stessi? Dovemmo smetterla di farlo, una volta per tutte. Immagina la tua crescita quando si è liberi dal peso delle pretese. Diciamoci di essere abbastanza e crediamolo.
- Parla in maniera diretta, semplice e credibile- queste sono le component della sostanza e il trionfo sull’apparenza. Pensa a come poterlo rendere un’abitudine quotidiana
- Ci sono aree in cui sei inconsistente senza intenzione di esserlo? Sei, per esempio gentile solo verso alcune persone e meno gentile con altre? Sei veritiero e onesto in alcune circostanze ma non in altre? Come mai?
Elisa Cutullè