In un Festival ”in tutta sicurezza’’ e che, per fortuna, la pandemia non ha fermato, il bel lungometraggio trasmesso nella prima domenica pomeriggio della 43ma edizione all’Hotel de Ville coinvolge lo spettatore e regala molte riflessioni.
L’odio, protagonista l’odio e non chi odia. Questo è ciò che rivela la bella pellicola del regista Mauro Mancini. La storia è quella di Simone Segre (un bravissimo Alessandro Gassmann), chirurgo ebreo che da anni ha tagliato i ponti con un padre sopravvissuto ai campi di concentramento, il quale, soccorrendo un uomo vittima di un incidente stradale, scopre che si tratta di un filonazista e rinuncia a salvargli la vita. Subito i rimorsi lo divorano e cerca così di indagare sulla famiglia sopravvissuta, scoprendone condizioni di degrado e umane fragilità.
Scena dopo scena dopo scena, fra inquadrature a effetto, pause di silenzio e bei dialoghi, i 3 protagonisti (oltre a Gassmann meritano un elogio Sara Serraiocco e Luka Zunic) ci trasmettono il messaggio cardine del film.
Ovvero che l’odio non sta mai da una parte sola, non lo si può mai giustificare e che, semplicemente…non si deve odiare.
Previste altre 4 proiezioni: 27 e 30 ottobre, 7 e 8 novembre.
Programmazioni, trame, informazioni su: www.festival-villerupt.com
Maria Grazia Galati

