Paulette Lenert, ministre de la Santé

Buongiorno, sono lieta di fare questa conferenza stampa con il Ministro Meisch, che ha un ruolo importante in questa emergenza.

Il virus è sempre presente, bisogna conviverci perché non abbiamo il vaccino e dobbiamo continuare a prendere le misure necessarie per rallentare la propagazione. Oggi conosciamo il virus, sappiamo cosa è e cosa significa per i nostri ospedali e cosa serve come materiale per gestire la malattia che il virus genera. Intanto la situazione si è calmata: meno casi positivi e solo circa 20persone in terapia intensiva e ciò ci permette di procedere. Bisogna sempre mantenere le misure di sicurezza, tornando a fare cose che facevamo prima, ma con le distanze e in maniera diversa. È sempre più importante isolare i positivi e che la scienza continui a comprendere come arginare il contagio. Abbiamo lavorato fianco a fianco con medici e personale medico-infermieristico, con i virologi, con chi ha fatto studi a livello statistico. Abbiamo lavorato in modo ufficiale con il nostro ministero, facendo partnership lo scorso fine settimana con Uni.lu e Liser  affinché ci diano dati e ci facciano dei rapporti interpretando le nostre cifre. Dall’ 8.4.2020 abbiamo una collaborazione con l’INS per il progetto di test con migliaia di persone per studiare l’evoluzione del virus. Non ci fermiamo qui comunque e continueremo a testare sempre più persone nel Paese.  Strategia generale: chi ha sintomi, li testiamo, abbiamo capacità di 1000 test al giorno. All’inizio non avevamo il materiale necessario per fare questi test che invece abbiamo ora, come anche abbiamo più materiale di protezione. Oggi si possono fare molti più test in vari ambienti, anche per chi è asintomatico. Abbiamo anche creato un sistema per fare i test negli ospizi, stiamo procedendo molto bene, test in due ospizi per giorno e molti ospizi sono già stati testati. Avremo sempre più possibilità di controllare vari ambiti e fare vari test. Abbiamo cominciato a fare un nuovo test.

Claude Meisch, ministre de l’Enseignement supérieur et de la Recherche

Tutta la comunità si è ben mobilitata per mettere le proprie competenze al servizio del ministero della Salute. Ci sarà la possibilità di fare test su larga scala, a tutti nel Paese. Per ora dobbiamo conviverci, perché non ci sono ancora cure definitive e vaccino, quindi bisogna testare in maniera mirata e isolare eventuali positivi. Fare più test vuol dire dare più libertà a tutti e permettere più attività e il governo sta lavorando a tale scopo. Se sappiamo come il virus “agisce” possiamo ancora regolarci per il déconfinement di conseguenza. Avremo più informazioni per tornare al più presto a una vita normale. Governo finanzia questo progetto di ricerca che sarà fatto su base dei tanti test. È finanziato dal governo fino a 40milioni; 17 stazioni di test per 20  mila persone al giorno. Task force già attiva. Abbiamo cominciato con test su allievi e insegnanti dell’ultimo anno della scuola secondaria. Si è trattato di una scelta volontaria di farsi fare un test. C’è chi ha risposto all’appello e chi no. Chiedo di approfittare di questa possibilità. Abbiamo preso molte misure di sicurezza, ma questa possibilità di fare il test è una misura di sicurezza in più. Molti hanno già accettato l’invito a fare il test: allievi e prof. Come funziona questo test? Lo faccio dire al Professor… coordinatore della task force.

Prof. Dr. Ulf Nehrbass, directeur LIH, représentant de la Task Force COVID-19 Research Luxembourg

Buongiorno a tutti. Rappresento la covid 19 TF a Lussemburgo. Sono responsabile di un gruppo, non posso nominare tutti, ma posso confermare che stanno già lavorando alacremente, provenienti da vari campi. Noi mettiamo le nostre competenze al servizio del governo, che poi decide. In una pandemia c’è il confinamento, che serve per occuparsi dei malati e per appiattire la curva di contagio. Per lo “sblindaggio“ dobbiamo conoscere al meglio positivi e asintomatici per non rischiare una seconda ondata di contagi. Noi a Luxembourg ci troviamo in una situazione privilegiata perché possiamo sorvegliare bene il tutto. Dobbiamo testare e isolare gli asintomatici positivi (fino a luglio). Dal 19 maggio potremo testare 20 mila persone al giorno. Dopo: da 50 a 100 mila a settimana (forse). L’ampiezza dei test dipenderà dai risultati della prima tranche di test. Importante il monitoraggio. Bisogna stabilire i valori quotidiani, come la situazione si evolve. Il tutto su due 2 settimane e di conseguenza si può decidere per gli step seguenti. Per decidere lo “sblindaggio“, coordinandolo con le conseguenze economiche.

Recap dalle risposte alle varie domande della stampa

PSR è il nuovo test, autorizzato da venerdì scorso da Ue. Si comincia dalle scuole perché dobbiamo fare il massimo possibile perché siano sicure e fare il test a prof e ad allievi darà più tranquillità a loro e, a chi studia il virus, molte informazioni importanti in un ambito strategico che è quello dei giovani e dell’istruzione. Sappiamo che non è un test sicuro al 100%, ma per ora è il meglio che abbiamo. Oggi il tasso di errore è molto più basso di prima, ma non possiamo ancora avere un test con risultati sicuri al 100%. Siamo comunque molto soddisfatti per dove siamo arrivati finora. Per noi è meglio scoprire se si è positivi e gestirsi di conseguenza piuttosto che nulla.

Convince Etude: test su volontari per avere risultati; volontari che ringrazio molto.

 Chi è stato testato positivo si sa come si è infettato?

Non lo sappiamo, fa parte della ricerca. Avremo queste informazioni (in maniera anonima) e le daremo alla ricerca, in quanto strategiche, affinché siano esaminate. E avremo quindi un feedback.

Iter test d’ora in poi?

I test che si faranno ora seguono lo stesso iter solito: quarantena x persona positiva, indagine su persone entrate in contatto con persona positiva. Dopo 7 55 (se ha rifatto il test ed è negativo, può uscire); se non ha voluto farlo, è libero dopo 15 gg.

Dentisti, kiné, osteopathe riaprono quando?

Vi informo appena possibile in conferenza stampa con Primo Ministro Bettel.

Molte mascherine in circolazione hanno l’asticella pieghevole per il naso in plastica e non in ferro (meno efficace). Cosa può dire?

Non conoscevo questa informazione; il materiale era stato testato secondo le regole ufficiali. Mi informo di conseguenza. La maggior parte delle mascherine hanno il ferro, altri altro materiale.

Quanto costano i test per le scuole?

5000 mila test acquistati – progetto finanziato da un budget separato. Difficile dire quanto costano i 7700 test per le scuole.

Test su larga scala nel Paese. Organizzazione pratica. Bisogna iscriversi? C’è uno slot di orari? In quanto tempo saremo tutti testati?

Risponderà il professore dopo.

Cifre di riproduzione del virus ad oggi? 

Intorno a 1%. Buona base per cominciare a lavorare sul deconfinemento.

5 mascherine per posta: sono state offerte una volta sola o ne avremo altre?

Non è prevista una seconda distribuzione per ora, ma forse possibile. Devono arrivare altri ordini. Molti già se le erano procurate. Abbiamo potuto fare questo per ora. In Belgio ne hanno date 1 a testa, noi 5 a testa…

Test convince: su 8 settimane con tappe di 2 settimane. Prima evaluation a fine settimana. Sono contattate dalla IS, se positive si prosegue come da procedura normale. Non so rispondere per chi non è contattato in quanto negativo.

Importante sarà conoscere la relazione fra test positivi e effetti sugli ospedali e questo ci darà davvero il senso della gravità.

Approccio sanitario: cercare cluster. Cosa vuole dire? 

In un piccolo Paese non ha senso. Vogliamo fare tanti più test possibili soprattutto per lo scopo di isolare i positivi e gestire strutture di assistenza medica. Abbiamo cominciato a fare test nei luoghi più a rischio (come ospizi ad esempio) e li faremo mano a mano secondo i mezzi di cui disponiamo.

Per scuole agricole e alberghiere ai ragazzi è stato chiesto di presentarsi per il test alle 7 di mattina. Non è esagerato?

Abbiamo tanti test da fare e non abbiamo scelta. Vale la pena fare alzarsi presto presto.

Se un allievo è testato positivo: che succede?

IS lo isola e ci sarà il tracciamento delle persone in contatto con lui nei 15 gg precedenti, con relativo test.

Come fate a fare deconfinemento se i test su larga scala cominciano ora?

Abbiamo già fatto molti test, sufficienti per cominciare a elaborare le regole di deconfinementp.Dai calcoli e dalle proiezioni fatte abbiamo potuto decidere cosa cominciare a fare d’ora in poi.

Alla fine questa settimana comunicheremo i risultati del progetto CONVINCE. Altro lo faremo al più presto.

Da qualche settimana  pare fosse difficile procurare materiale per i test. Ci può dire in merito? 

La situazione è complicata, non posso nasconderlo, cerchiamo di fare del nostro meglio per avere e stoccare abbastanza materiale ad hoc.

Prevedete fare autopsie per chi è morto di covid-19?

No, lo abbiamo fatto solo dove c’erano sospetti.

Metodo per isolare i positivi?

IS: 25 persone attive per controllare le persone isolate. Sono persone assunte in CDD e con formazione di base.

Domande per Professor Nirbas.

Organizzazione pratica test larga scala. Come è?

Molto ambiziosa, 20 mila test al giorno. Ci saranno stazioni di test (mobile). Saranno test molto più affidabili di quelli iniziali.

Ci sono già dei primi risultati dello studio Convince?

Molto contenti dello studio. Settimana scorsa finita prima parte. Sappiamo che è andato tutto bene, ma preferisco non pronunciarmi prima di dichiarazione Prof Kruger a fine settimana.

Per i test con 17 basi il governo farà contratto con partner privati ben formati a livello medico.

I frontalieri e i test: cosa ne pensa?

Credo importante che anche i frontalieri a Lux facciano i test affinché si possa meglio monitorare la situazione.

Cosa dice la ricerca in merito alla trasparenza. Task force. Nomi di chi ne fa parte? 

Io sono il portavoce, ma non ho creato il tutto  e posso mettere tutto disponibile online, ma è una decisione che deve prendere il governo. Credo che sia giusto farlo.

(Red/mgg/rc)
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