Le novità del Ministero della Salute lussemburghese per contenere il COVID 19

In una nuova conferenza stampa tenutasi alle 11 di stamattina, la Ministra della Salute, Paulette Lenert, ha fornito qualche dettaglio in più rispetto alle misure governative annunciate ieri sera per contenere il contagio derivato dal Coronavirus. In questa occasione la Ministra ha confermato che il numero di casi positivi al COVID 19 nel Granducato è arrivato a 81 (questa mattina di lunedì 16 marzo, ndr), ma il numero sarà destinato a  crescere. Ha aggiunto che le autorità hanno deciso di fornire un aggiornamento regolare su questi dati ogni mattina alle 9 in  modo che tutti siano informati sull’evoluzione di questa crisi sanitaria.

Inoltre, la Lenert ha specificato che le misure governative più severe annunciate ieri mirano a “appiattire la curva” del coronavirus e quindi a ridurre la pressione sui servizi sanitari.

Da qui, la decisione di ridurre ulteriormente la circolazione tra la popolazione. Il Ministro della Sanità ha chiesto nuovamente alle persone anziane e più vulnerabili di restare a casa per proteggersi. Ha quindi chiesto “autodisciplina » a tutti.

A questo proposito ha ricordato che i Paesi limitrofi come la Francia stanno considerando misure ancora più drastiche a causa delle persone che ignorano i consigli ufficiali di rimanere a casa ad eccezione delle attività essenziali. Ha aggiunto che il Lussemburgo non ha voluto adottare misure così rigorose fino a che non dovesse essere assolutamente necessario. Oggi ci saranno controlli della polizia per verificare che tutto sia in regola rispetto a quello deciso ieri dal governo.

La polizia dovrà verificare se gli esercizi commerciali, caffè e ristoranti sono realmente chiusi. La Ministra Lener ha elencato tutti i servizi essenziali che saranno mantenuti e garantiti nelle prossime settimane per il funzionamento della società: l’approvvigionamento di elettricità e acqua, la raccolta dei rifiuti, il settore alimentare (servizi di take-away saranno privilegiati per i ristoranti), i settori della sanità e dell’assistenza e i trasporti pubblici.

Ha aggiunto che sarebbero necessarie soluzioni diverse per le professioni essenziali, in cui il personale deve essere fisicamente presente (ad esempio gli operatori sanitari) e che il congedo familiare non sarebbe un’opzione. In questo contesto le autorità hanno già istituito nove strutture per i bambini del personale ospedaliero lussemburghese (9 crèches in diversi punti del Paese).

Per quanto riguarda il congé familiales, sarà online e un documento per rispondere a tutte le numerose domande (sito CNS). In seguito all’introduzione di certificati transfrontalieri legati alla decisione della Germania di imporre controlli alle frontiere più severi, la Lenert ha dichiarato che il Lussemburgo sta esaminando allo stesso modo una clausola transfrontaliera nel caso di un potenziale blocco nella Regione Grand Est della Francia. Ha aggiunto che le autorità stanno cercando di mobilitare gli alberghi a Lussemburgo  (molti dei quali sono per lo più vuoti attualmente) al fine di ospitare i lavoratori transfrontalieri nell’ambito della Sanità e le loro famiglie: un’idea per poter meglio contare sulla loro collaborazione.

Per quanto riguarda le forniture, il Ministro della Sanità ha confermato che le autorità stanno “facendo di tutto per mantenere le scorte complete in tutti i settori”,  la situazione non è drammatica come in altri Paesi, anche grazie a due aerei della Cargolux che porteranno mascherine e nuovi tamponi che al momento non sono ancora arrivati. Appena possibile questo materiale sarà distribuito ovunque. Ha aggiunto che un certo numero di studenti di medicina si sono offerti volontari per dare una mano in questo momento difficile. In questo contesto, il Ministero della Sanità prevede di istituire un numero di telefono verde separato per dare tutte le informazioni utili a chi ne avesse bisogno. Paulette Lenert ha inoltre sottolineato che l’unità di crisi sanitaria è stata rafforzata per reagire più rapidamente all’evoluzione della crisi.

Ha confermato che gli operatori sanitari stanno effettuando test più specifici, vale a dire su persone a maggior rischio e che mostrano sintomi più gravi del virus.

 

(red/am)

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