Ieri sera si è conclusa la seconda replica de L’amore delle tre Melarance, messa in scena dal gruppo Teatrolingua con successo di pubblico e applausi all’Abbaye de Neumunster.
Lo spettacolo ideato e diretto da Luisella Suberni Piccoli e organizzato dalla Società Dante Alighieri Lussemburgo riprende il cannovaccio della fiaba teatrale del veneziano Carlo Gozzi, rappresentata per la prima volta a Venezia nel 1761.
Il principe Tartaglia, figlio del Re di Coppe, è consumato dalla malinconia: inutilmente il padre e il ministro Pantalone si prodigano per farlo guarire. Contro la guarigione tramano Clarice, Leandro e Brighella, con il sostegno della Fata Morgana. Tartaglia, con l’aiuto di Truffaldino e del mago Celio, e dopo strabilianti avventure, riesce a liberare Ninetta, prigioniera con due altre fanciulle in tre melarance fatate. Morgana allora trasforma Ninetta in una colomba, ma alla fine l’inganno è sciolto, gli empi sono puniti, la successione al trono salva con il matrimonio tra Ninetta e Tartaglia ma con tanti colpi di scena e gag uniche che solo Teatrolingua poteva inventare.
Originali sono state anche le musiche di Pier Renzo Ponzo, la canzone del “Burchiello” è stata composta scritta e ideata da Magdalena Matenko, Robert Kania, Marcin Wierzbicki. La scenografia è stata realizzata da Giuseppe Panbianco.
Il gruppo Teatrolingua è composto da 25 attori di 15 nazionalità diverse che amano la cultura e la lingua italiana. Bravo!
Nei prossimi giorni replicheranno a Padova.
Amelia Conte