Basta! Dobbiamo dire basta! Non possiamo più chiudere gli occhi o voltare lo sguardo. Ce lo dicono i fatti di attualità che scuotono le nostre vite. E ce lo dice (ce lo deve dire) la nostra coscienza. Essere ottimisti equivale ad essere colpevoli.

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Colpevoli di non aver reagito, gridato, scosso gli animi. L’estrema destra avanza: veloce e feroce. Mai come ora questa rima è più azzeccata. I fatti recenti di Milano (i tifosi di calcio con gli striscioni che celebrano Mussolini), il partito VOX entrato in Parlamento in Spagna dopo le elezioni del 28 aprile, Matteo Salvini che snobba la Festa della Liberazione, Brescia che prevede una messa per commemorare il Duce. Brescia? Proprio Brescia, che nel 1974 ha contato morti e feriti nella strage di Piazza della Loggia per mano del terrorismo nero… Tutto intorno a noi ci obbliga ad aprire gli occhi.

Se i giovani hanno la colpa di non sapere cosa ha patito l’Italia fascista, i loro genitori e i loro insegnanti avranno la colpa di non aver loro spiegato di cosa si è trattato. Sta a noi adulti custodire la storia, tramandarla, facendone tesoro affinché le nuove generazioni non cadano nelle stesse trappole di chi, in passato, li ha anticipati. Fra pochi giorni avremo in mano uno strumento fortissimo per reagire, per fare qualcosa, per non tirarci indietro, per far pace con la nostra coscienza. Siamo in 400 milioni a poter votare. È l’occasione migliore per salvarci. Stiamo correndo contro un muro su un’auto con i freni rotti. In tal caso (chi guida lo sa) si può solo sterzare…Perché in questo momento non c’è spazio per l’ottimismo. Quello dei sondaggi e anche quello di alcuni candidati che abbiamo intervistato nel dossier che segue a questo editoriale.

Mai come in questo caso l’ottimismo è sinonimo di ingenuità. Perché mentre noi  sdrammatizziamo, loro avanzano: veloci e feroci! Noi di PassaParola Magazine, in quanto organi di stampa ufficiale, non ci tireremo indietro. Aspettatevi sempre articoli veri, contro corrente, provocatori se serve. perché, come diceva il grande Indro Montanelli: « se un articolo non fa arrabbiare qualcuno, non vale nulla ». E noi questo faremo, come sempre abbiamo fatto. perché fra un articolo di turismo ed uno i gastronomia, il nostro scopo è quello di informare, suscitare il dibattito, smuovere gli animi. Per far dire basta!  

 Maria Grazia Galati e Paola Cairo

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