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L’argomento del Save the lunch della  Rappresentanza della Commissione europea a Lussemburgo e della Fondation Idea di ieri (21 giugno, ndr) è stata la Carta europea dei diritti sociali: sfide e prospettive per il Lussemburgo cui, oltre agli economisti  della Fondazione, ha partecipato Jordi Curell Gotor, Direttore della Direzione Generale dell’impiego, degli affari sociali e dell’inclusione della Commissione europea.

Rinforzare i diritti sociali dei cittadini e renderli più efficaci: tale è l’obiettivo della Carta europea dei diritti sociali approvata dal Parlamento e dal Consiglio Europeo nel novembre del 2017: vi vengono elencati 20 diritti a tutela di aspetti sociali fondamentali come l’uguaglianza delle opportunità, l’accesso al mercato del lavoro e le condizioni di lavoro equo così come la protezione e l’inclusione sociale.

Per quanto sia apprezzabile e condivisibile lo sforzo di raggiungere su questi temi l’unanimità dei consensi tra gli Stati membri, occorre tuttavia rilevare che l’eccesso di genericità e di astrattezza di questa piattaforma dei diritti rischia di vanificarne la portata. Inoltre, come ogni enunciazione di principi cui non segue una corrispondente azione legislativa che li metta in pratica, questa Carta dei diritti sociali è destinata a restare solo un ottimo proposito se le leggi degli Stati europei in materia di questioni sociali non vi si adegueranno: la responsabilità di tradurre in azione questi  principi è delle Istituzioni europee, degli Stati membri e dei partner sociali.

La Carta rappresenta dunque un importante quadro di riferimento per la legislazione in ambito sociale dell’Europa intera ed il suo rispetto da parte degli Stati membri sarà periodicamente monitorato.

I 20 diritti presenti nella Carta europea dei diritti sociali

  1. Istruzione, formazione ed apprendimento continuo lungo tutto l’arco della vita;
  2. Parità di genere;
  3. Parità di opportunità;
  4. Sostegno attivo all’impiego;
  5. Lavoro sicuro, adeguato e dinamico;
  6. Salario equo;
  7. Informazioni sulle condizioni di lavoro e sulla protezione in caso di licenziamenti;
  8. Dialogo sociale e partecipazione dei lavoratori;
  9. Equilibrio tra vita professionale e vita privata;
  10. Ambiente di lavoro salubre, sicuro e adeguato e protezione dei dati personali;
  11. Assistenza e supporto all’infanzia;
  12. Protezione sociale;
  13. Indennità di disoccupazione;
  14. Salario minimo;
  15. Sostegno adeguato alle persone anziane e pensioni;
  16. Assistenza sanitaria;
  17. Inclusione sociale delle persone con disabilità;
  18. Cure di lunga durata;
  19. Alloggi sociali ed assistenza per i senzatetto;
  20. Accesso ai servizi essenziali.

Andrea Tirelli

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