Lo scorso sabato 20 gennaio, presso il Mainhaus Stadthotel don Luigi Ciotti, presidente dell’Associazione antimafia Libera, ha incontrato un pubblico numeroso che ha partecipato all’evento organizzato dall’associazione Italia Altrove Francoforte, in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a Francoforte e l’associazione biLis e.V. (associazione dei genitori per la promozione del ramo scolastico bilingue italo-tedesco), moderato e tradotto in tedesco da Elettra de Salvo.
Accolto con grandissimo entusiasmo e partecipazione di un pubblico misto italiano e tedesco, nonché di ragazzi e bambini, don Ciotti ha raccontato gli inizi del suo impegno nel sociale con il gruppo Abele per il recupero dei tossicodipendenti negli Anni ’60, quando in Italia ancora non si parlava dei problemi legati alle droghe e portato avanti ancora oggi parallelamente alla lotta alle dipendenze non correlate a sostanze (quali internet, gioco ecc), che isolano chi ne è vittima privandolo di relazioni vere e sane.
Il presidente dell’Associazione Libera contro le Mafie, un uomo che dona tutto se stesso anche quando parla, ha in seguito raccontato com’è nata la sua battaglia alla mafia, agli inizi degli Anni ’90, in un periodo storico difficile per l’Italia sconvolta dalla strage di Capaci. E ha ricordato come la mafia riesca ad insediarsi laddove vengono a mancare meccanismi forti. Viene citato don Luigi Sturzo il quale, con grande lungimiranza, agli inizi del ‘900 affermava che la mafia ha i piedi in Sicilia ma la testa forse a Roma. La mafia diventerà più crudele e disumana, dalla Sicilia risalirà l’intera penisola per portarsi anche al di là delle Alpi.
Don Ciotti ha ribadito con forza che la mafia esiste anche in Germania, seppur qui mantenga un profilo basso per farci convincere del contrario e ha sottolineato come non sia casuale che l’unico omicidio per mafia avvenuto fuori dall’Italia è stato proprio in questo Paese (la strage di Duisburg per opera della ‘ndrangheta nel 2007, ndr).
Non sono poi mancate parole sull’impegno per il recupero dei patrimoni e dei capitali sottratti alla mafia svolto da Libera contro le mafie: a questa, fanno capo circa 1600 associazioni che si occupano in vario modo del contrasto alla criminalità organizzata raggruppando, attraverso Libera Terra, numerose cooperative autonome che lavorano per la coltivazione biologica del terreno con il coinvolgimento di giovani locali.
Don Luigi Ciotti, che a dicembre dello scorso anno è stato insignito in Germania del Premio dei Coraggiosi (in tedesco: Mutig Preis), ha infine ricordato il ruolo fondamentale dell’aggregazione sociale perché è il noi che vince e come i risultati ottenuti con Libera non sono mai opera di navigatori solitari.
Un incontro davvero indimenticabile con uomo umile e coraggioso che sa parlare con passione e forza, lasciando un segno indelebile nel cuore di chi lo ascolta.
Alberta Acri