Il Servizio di ricerca storica e l’Ufficio di informazione del Parlamento europeo hanno organizzato, lo scorso 16 novembre, una tavola rotonda sul valore storico, politico e artistico del primo emiciclo, tutt’ora intatto, che si trova al primo piano dell’edificio intitolato a Robert Schuman a Lussemburgo città.
Non c’era migliore occasione per parlarne del 130° anniversario dalla nascita di Robert Schuman, avvenuta a Luxembourg-ville nel 1886 e considerato uno dei padri fondatori della Comunità europea.
Il cosiddetto batiment Schuman (palazzo Schuman, ndr) venne costruito nel 1973, permettendo al Parlamento di allora – che era una semplice Assemblea parlamentare non eletta – di avere per la prima volta una sede per i propri dibattiti e le riunioni plenarie fino al 1979. Con l’elezione a suffragio universale del 1979 e l’aumento del numero di deputati, dovuto all’allargamento della Comunità ai nuovi Paesi (nel 1973 fecero il loro ingresso nella CEE il Regno Unito, Irlanda e Danimarca), mostrarono che la sede lussemburghese non era più adatta alle esigenze dell’unica istituzione europea democratica.
La conferenza si è aperta con l’intervento di Francesca Davanzo che, mossa da semplice curiosità, ha portato avanti una ricerca sul valore prettamente artistico e storico dell’emiciclo. La Davanzo ha condotto lo studio quando lavorava come archivista nell’Archivio storico del Parlamento (2012-2014), ma è andata ben oltre le fonti presenti d’ archivio, riuscendo ad intervistare uno degli artisti che ha realizzato l’interno dell’emiciclo: Gianni Patuzzi.
L’emiciclo presenta sul muro di fondo un bassorilievo in zinco di circa 150 metri quadrati, decorato con disegni astratti, che viene concepito dal gruppo NP2 di Torino nel 1972. La Davanzo ha illustrato tutte le tappe che hanno portato alla scelta di questo gruppo di artisti italiani. Il Gruppo NP2 era stato fondato da Giovanni Ceccarelli (soprannominato Nerone) e Giovanni Patuzzi. Tra il 1962 e il 1974 i due artisti hannpo ricevuto commissioni da tutto il mondo. Nerone, per esempio, è stato l’autore della decorazione della municipalità di Dubai e del Teatro Carlo Felice di Genova, delle porte e pannelli per Villa Sayer di Marcel Breuer a Deuville (France). I due potevano vantarsi di collaborare con artisti di livello internazionale ed erano sempre alla ricerca di nuove frontiere.
Alla tavola rotonda hanno preso parte Francois Bausch, ministro lussemburghese per lo Sviluppo sostenibile e delle Infrastrutture e Colette Flesch, ex europarlamentare e ministro lussemburghese, che hanno dato ancora più valore all’edificio Schuman, ricordando in una retrospettiva storica la sua importanza per le istituzioni e per il Granducato. Anche se, secondo Bausch, l’edificio Schuman stride con lo sviluppo urbano previsto nel quartiere di Kirchberg.
In uno scenario urbanistico in piena evoluzione, le istituzioni europee si allargheranno sulla famosa Place de l’Europe e, tra i progetti cittadini è prevista anche una rivitalizzazione del quartiere che le ospita. Il Comune di Lussemburgo prevede la partecipazione attiva degli abitanti di Kirchberg per poter aumentare la loro qualità della vita, creando spazi verdi, negozi ed altro.
Bausch, pur non sottovalutando il valore dello Schuman, non esclude l’abbattimento dell’edificio in vista della costruzione di nuovi edifici istituzionali e nell’ottica della nuova Kirchberg. Secondo il Ministro l’edificio non è riutilizzabile per altri scopi. Ed è abbastanza chiara la fine che farà lo storico emiciclo del Parlamento europeo.
Amelia Conte