Non avremmo mai e poi mai voluto cominciare questo editoriale così, ma sentiamo doveroso rendere omaggio alle vittime innocenti dei recenti attacchi terroristici di Parigi, unendoci al dolore delle famiglie ed al cordoglio di tutti. Il titolo non è una banale parafrasi di “Charlie”. Il fatto è che noi italiani expat siamo davvero come era Valeria Solesin (che ha perso la vita al Bataclan a soli 28 anni): giovani e meno giovani che cercano occasioni di vita e lavoro fuori dal proprio Paese d’origine, per necessità o per ambizione, per curiosità o per la semplice voglia di cambiare prospettiva.
Noi in Lussemburgo riusciamo forse ad immedesimarci ancora di più in questa giovane donna e a percepire il dramma che ha colpito amici e parenti.
Insieme a Valeria anche altri italiani d’origine sono rimasti sotto i colpi dei kalashnikov assassini: i cugini Pierro Innocenti e Stephane Albertini, che gestivano insieme la pizzería italiana chez Livio nel 21° arrondissement, Alban Denuit, insegnante di arti visive all’Università di Bordeaux-Montaigne i cui nonni veneti si erano trasferiti in Francia negli Anni ’50.
Quello che è accaduto dopo quel venerdì 13 e che abbiamo seguito sempre più esterrefatti in televisione e sul web e che viviamo ancora oggi mentre scriviamo questo editoriale, ci porta ad interrogarci su molti aspetti della nostra società. Che ci piaccia o no bisogna fare i conti con il concetto di libertà individuale e quello di sicurezza di Stato; con la parola integrazione; con l’Islam e i suoi valori; con la convivenza. Ma anche e soprattutto bisogna imparare a decifrare, tra le righe, quanto alcune scelte di política estera di ieri e di oggi abbiano contribuito alle situazioni di crisi internazionali.
E che dire del ruolo dei mass media – soprattutto italiani- nel raccontare quella giornata di violenza e i fatti successivi?
Anche se le emozioni e le storie di quei morti ci appartengono come se fossero nostri fratelli e nostre sorelle, bisogna imparare a non dare niente per scontato e sforzarsi nella comprensione degli avvenimenti, svicolandoci dalle facili letture che rafforzano stereotipi e pregiudizi superficiali.
Vi invitiamo ad ascoltare la nostra puntata di VOICES (Radio Ara) del 19/12 in cui invitiamo Piero Yassin F. del Centre Culturel Islamique du Grand-Duché de Luxembourg per cercare di capire gli avvenimenti di questi giorni dal punto di vista di un musulmano.
Vi lasciamo alla lettura del nostro numero “festivo” che copre anche gennaio 2016, offrendovi articoli a tema, oltre ad approfondimenti, eventi, interviste, anticipazioni. Appuntamento in febbraio del prossimo anno. Che siano davvero buone feste per tutti!
Maria Grazia Galati e Paola Cairo