Il Presidente della Camera dei Deputati e già portavoce dell’Alto commissario dell’Onu per i rifugiati Laura Boldrini, si è seduta al tavolo con una piccola rappresentanza della comunità italiana residente in Lussemburgo in occasione dell’incontro informale fortemente voluto dal Presidente della Chambre des Députés Mars Di Bartolomeo, tenutosi lo scorso 19 ottobre. È la prima volta che un Presidente del Parlamento Italiano si reca in visita ufficiale nel Granducato, nonostante la fortissima presenza italiana nel territorio lussemburghese, frutto di antichi e più recenti flussi migratori; e non è casuale la scelta del periodo che ricade all’interno del semestre di presidenza dell’Unione Europea e segue di poco la Dichiarazione firmata lo scorso 14 settembre proprio dai Presidenti delle Camere di Italia, Lussemburgo, Francia (Claude Bartolone, ndr) e Germania (Norbert Lammert, ndr).
Ed è proprio sul tema di un nuovo slancio all’integrazione politica europea che potrebbe condurre ad un unione federale di Stati, già oggetto della Dichiarazione congiunta, che ha voluto porre l’accento la Presidente Boldrini durante la tavola rotonda con i rappresentanti, che si è tenuta dopo l’incontro ufficiale con il Primo Ministro Xavier Bettel e il Granduca Henry; un’ idea, quella degli Stati Uniti d’Europa, che nasce dalla convinzione che una maggiore integrazione politica europea, una decentralizzazione dei singoli Paesi volta al raggiungimento della centralità delle Istituzioni Europee, sia la strada giusta da seguire per “dare un futuro migliore ai giovani che vivono in Italia e a coloro che dall’Italia sono andati via e che si trovano, oggi, nell’impossibilità di tornare. “Purtroppo – continua la Presidente – l’Italia si trova ancora a fronteggiare una crisi economica in cui la disuguaglianza sociale è salita del 33% rispetto al 1980, con uno scarto ben superiore rispetto alla media del 13% dei Paesi OCSE. La lotta alla povertà e alle disuguaglianze, e il rientro delle risorse in Italia sono i primi scogli su cui lavorare. I giovani che vanno via non hanno la possibilità di rientrare perché c’è una mancanza di offerta rispetto agli altri paesi. Gli obiettivi che il nostro Paese deve raggiungere sono l’abbattimento delle disuguaglianze e una legge sulla cittadinanza valida, perché quella di oggi non è la legge ideale ma dopo 15 anni era il meglio che si poteva fare”.
Aiutare i redditi bassi, ha ribadito la Presidente della Camera, non serve solo per restituire la dignità alle persone ma anche per stimolare la crescita del Paese attraverso l’incremento dei consumi.
In ultimo, la Presidente Boldrini ha ricordato Altiero Spinelli, spesso considerato come uno dei padri fondatori dell’Europa e il suo Manifesto di Ventotene (Manifesto per un’Europa Libera e Unita, scritto con Ernesto Rossi e di Eugenio Colorni, ndr.) suggerendo di ricominciare da lì, auspicando che concorra a questo fine l’empowerment di ognuno e ricordando che il voto è lo strumento che ogni cittadino consapevole dovrebbe usare per esercitare il proprio diritto.
Eleonora Cianfrini