“Dolore sotto chiave” è un atto unico scritto da Eduardo de Filippo nel 1964,inserito dall’autore nella raccolta Cantata dei giorni dispari. Interpreti: Lello Gentile e Cinzia Margarita (al debutto)

 

Due personaggi in scena : Rocco e Lucia, fratello e sorella da sempre uniti in una complicità ambigua. Man mano che la storia si dipana lo spettattore assiste dapprima a un dialogo a mezza voce, quasi in un soffio, per non svegliare Elena, la moglie di Rocco, vittima di un male inguaribile e ora morente, la quale potrebbe spirare se udisse il minimo rumore. Dopo un altalenare di momenti d’angoscia e di rabbia, Rocco in preda a furia omicida scaraventa a terra piatti e bicchieri….

 

Foto: Roberto Schiavi
Foto: Roberto Schiavi

La storia assume tratti più incisivi quando lo spettatore apprende che Rocco era da molto tempo via per lavoro, che Elena è morta da 11 mesi e che la sorella gli ha finora celato la triste notizia per proteggerlo da un gesto fatale che, sebbene da lui annunciato, Rocco non aveva alcuna intenzione di compiere…

In un turbinio di scene che mettono a nudo la vera natura dei due personaggi, lo spettatore assiste allo scatenarsi di tutte le passioni umane: l’ira, la paura, lo sconforto, la rivalsa, lo sgomento e l’appello alla giustizia divina ed infine la condivisione del dolore.

Questa trama è interpretata in maniera indicibile da Lello Gentile e da Cinzia Margarita, quest’ultima per la prima volta in scena. Un debutto mozzafiato, giacché la bravissima attrice debuttante e il vissuto attore hanno mostrato tutta la gamma dei sentimenti umani: la pietà, l’angoscia, lo sgomento, la paura di fronte alle reazioni di un Rocco, via via, infuriato, addolorato, ridotto allo stremo, invocanti il Cielo a testimonianza della loro propria buona coscienza.

Foto: Roberto Schiavi
Foto: Roberto Schiavi

Il pubblico, ospite dell’accogliente sala dell’Enoteca CULTURANDO, è rimasto ammutolito per tutti i 30 minuti del dramma. Soprattutto nella scena quando fratello e sorella, dopo un ennesimo sconvolgimento, s’inginocchiano e s’abbracciano poggiando il capo l’uno verso l’altro. Un momento di grande intensità scenica che ha colto gli spettatori più impreparati a tale concentrato di passione vissuta dagli interpreti come nella vita reale. D’altronde, la finissima frontiera tra il reale e la rappresentazione scenica cade del tutto nella scena dell’abbraccio.

La presentazione di Dolore sotto chiave ha seguito a distanza di una settimana l’allestimento di un’altra commedia d’Eduardo De Filippo Pericolosamente,  interpretata con lo stesso piglio artistico da Carla Casaburi, Giuseppe Scannapieco e l’inimitabile Lello Gentile.

 Pericolosamente-  di Eduardo De Filippo

Una segnalazione particolare va fatta per il coro di 6 persone diretto da Maria Rosaria Falcone, che ha allietato, infine, sia la rappresentazione di Pericolosamente (nella foto), sia  la serata del 31 ottobre scorso nella Sala Robert Krieps du Centre Culturel et de Rencontre Neimënster, dedicata alla memoria di Eduardo De Filippo per il 30° della sua scomparsa.

Coro diretto da M.R. Falcone
Coro diretto da M.R. Falcone

Lussemburgo può ormai targarsi d’avere  una compagnia teatrale di lingua italiana capace di raggiungere vette elevate nella vita culturale e scenica. Essa è arra di arditi traguardi!

La compagnia teatrale, supportata dall’Ass. Campani in Lussemburgo “Angelo Vassallo”, si esibirà nella commedia Uomo e Galantuomo  sabato 22 (ore 20) e domenica 23 (ore 17) novembre nella Sala Robert Krieps du Centre Culturel et de Rencontre Neimënster al Grund.

Per acquistare i biglietti (18 euro), cliccate qui: CCRN

Franco Avena

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