Montenegro solo andata

 

 

Perchè un bambino – solo perchè conosce il francese e può fare da interprete – deve dire al papà e alla mamma che non hanno molte chance di restare a vivere in Lussemburgo? E perchè deve vedere il papà abbassare gli occhi e la mamma piangere in silenzio, lui che è solo un bambino e che fino a ieri, con le sue sorelle, giocava spensierato nel giardino di casa?

Perchè ad una famiglia montenegrina di padre madre e 5 figli, di cui l’ultimo con disabilità (tetraplegia encefalica accertata e questa volta, Ministro Schmit, la malattia è certificata) viene respinto il ricorso contro l’espulsione dal tribunale amministrativo?

Perchè le risoluzioni, i piani d’azione per la promozione dei diritti delle persone con disabilità del Consiglio d’Europa, tanto per citare una delle organizzazioni a cui aderisce il Granducato, devono restare solo parole scritte sulla carta?

Perchè l’articolo 3 della Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia che recita:

IT «In tutte le decisioni riguardanti i fanciulli che scaturiscano da istituzioni di assistenza sociale private o pubbliche, tribunali, autorità amministrative o organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo deve costituire oggetto di primaria considerazione» oggi non viene garantito?

Perchè un bambino di una famiglia senza documenti ha meno diritti di un bambino i cui genitori hanno un passaporto?

Che tipo di politica inumana è quella di un Governo che respinge molte famiglie con bambini, alcuni dei quali anche malati, in estate, quando la scuola è finita e l’opinione pubblica meno attenta?

I malati pesano troppo sulle casse dello Stato con il secondo PIL procapite più alto del mondo? (dati riferiti al 2011, dopo il Quatar e il Liechtenstein, ndr)?

Certo, si può affermare che non si può accogliere tutto il mondo in un Paese che conta 2 586 km²di superficie. Si può sostenere che le persone che non sono minacciate nel loro Paese possono tornarci tranquillamente. Si può asserire che genitori potevano evitare di avere 5 figli se non avevano di che sfamarli. E ancora: che le persone che non accettano il ritorno volontario, debbano sottostare alla legge e accettare l’espulsione. Che tutti gli Stati d’Europa fanno cosi ed anche nella Francia di Hollande sono ricominciate le espulsioni dei rom. Che il Lussemburgo si adegua alle direttive europee.

Ma la sostanza resta la stessa: una famiglia che ha vissuto dopo 1 anno e mezzo  nel Granducato con lo statuto di richiedente asilo, oggi (mercoledi 8 agosto 2012, ndr) rientra in Montenegro. E la quotidianità nutrita di piccoli gesti e rituali: la scuola per i bambini, gli occhiali da comprare ad A., le sedute di fiosioterapia per allieviare la malattia di E. è, di colpo, interrotta. Le potenzialità di bambini già scolarizzati nelle scuole del Granducato, vengono bloccate. Perchè?

La quotidianità di 7 persone ed il desiderio fiducioso per un presente ed un futuro più benevolo, vengono infranti con una sentenza del Tribunale amministrativo (ordonnance 31147 di martedi 7 agosto, 2012 ndr).

La sentenza che respinge il ricorso contro l’espulsione della famiglia N., da l’altroieri (lunedi 6 e agosto 2012) al Centre de rétention di Findel, afferma che la famiglia riuscirà a curare il bambino tetraplegico anche nel proprio Paese.

Chissà dove avrà preso i suoi dati il giudice assegnato al caso, di cui ignoro il nome, per affrettarsi a emettere un verdetto del genere?

Secondo stime non ufficiali, infatti, su 670.000 abitanti totali dello Stato del Montenegro, circa 40.000 sono affetti da qualche forma di disabilità. E malgrado il governo, nel 2008, abbia adottato una strategia per l’integrazione e per lo sviluppo della protezione sociale, non esiste a livello statale un adeguato sistema di assistenza e di servizi rivolto alle persone con disabilità e alle loro famiglie, come sostiene una nota della Caritas Diocesana di Milano che ha avviato un centro diurno per disabili nella città di Bar, città balneare montenegrina.

Dunque, la famiglia N., che ha passato la notte (tra lunedi 6 e martedi 7 agosto 2012, ndr) al Centre de rétention non ha più alcuna chance di restare nel Granducato.

Per la famiglia N., uno dei Paesi più ricchi d’Europa offre 2 biglietti adulti e 5 biglietti per bambini di sola andata per Podgorica.

Il Montenegro, primo Stato ecologico al mondo, punta sempre di più ad un turismo sostenibile, rispettoso dell’ambiente naturale”. Dice cosi, una delle guide di viaggio trovate su internet, per promuovere un bel viaggio sulle sue coste adriatiche lunghe 300 km.

Forse il giudice ha pensato per loro ad una bella vacanza d’agosto.

Paola Cairo

 

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