Una bellissima emozione parlare con uno dei più grandi pianisti italiani in circolazione.
Il trio di Enrico Pieranunzi formato dallo stesso Pieranunzi al piano, Luca Bulgarelli al contrabbasso e Mauro Beggio alla batteria, si è esibito ieri sera, al festival LIKE A JAZZ MACHINE organizzato da Opderschmelz a Dudelange (L).
Bellissima emozione perché Enrico Pieranunzi ha collaborato con star del calibro di Chet Baker, Paul Motian, Lee Konitz e tantissimi altri e, quindi, ha un background di altissimo livello. Perché i grandi jazzisti non smettono mai di regalarci emozioni sempre nuove. Amano donare e lo fanno con umiltà e con grandissimo valore artistico.
Enrico Pieranunzi si è cimentato anche con il repertorio classico in particolare quello di Scarlatti, di Bach e di Haendel assicurando sempre una reinterpretazione di formidabile fascino.
Parlare con lui ha il sapore dell’esperienza, del gusto dell’arte, della raffinatezza. E’ il miglior modo per capire il suo mondo. Un mondo di suoni atemporali, colti, che tendono a imprimersi nelle coscienze.
Con Enrico suonano Mauro Beggio e Luca Bulgarelli che mi raccontano i loro progetti.
Ascolta l’intervista cliccando il link:
http://soundcloud.com/voicesbypassaparola/enrico-pieranunzi-trio
Paolo Travelli