In occasione della Festa nazionale, l’Istituto italiano di Cultura dell’Ambasciata d’Italia ha organizzato il concerto del Coro A.N.A. (Associazione Nazionale Alpini) di Milano, diretto da Massimo Marchesotti VENERDI 1 GIUGNO, ore 20 presso il Conservatoire de Musique (33, rue Martel, Luxembourg).
Entrata gratuita. Prenotazione obbligatoria.
tel: 4708951 – 47965432
Email: ticketlu@pt.lu
PassaParola ha intervistato Paolo Ghioldi, responsabile dei rapporti con la stampa, nella corale dal 1982.
Il Coro A.N.A. di Milano “Mario Bazzi” è uno tra i cori a voci pari virili più longevi d’Italia. Nato nel settembre del 1949 primo sotto l’egida dell‘Associazione Nazionale Alpini, si è prodotto in diverse migliaia di concerti in Italia e all’estero, in sale di grande prestigio come il Conservatorio di Sydney in Australia e il Conservatorio di Milano G.Verdi, in teatri primari come il Dal Verme e gli Arcimboldi di Milano, ma anche in più modeste sale, in Ospedali e Carceri per donare qualche ora di gioia ai meno fortunati o ai più deboli.
Ha pubblicato con i tipi Beatrice d’Este-Ricordi buona parte del suo repertorio musicale sul volume: “Come canta la montagna”. Ha partecipato a molte trasmissioni radio-televisive ed ha inciso colonne sonore per film.
Negli anni dal 1996 al 1998 è stato ospite fisso nella trasmissione televisiva “Ci vediamo in TV” su RAI 2, condotta da Paolo Limiti, ottenendo con i suoi canti il picco d’ascolto Audience della trasmissione con il 39% di share.
Invitato alle solenni esequie dell’ultima regina d’Italia, Maria José del Belgio, celebrate il 2 febbraio 2001 nell’Abbazia di Altacomba in Alta Savoia, durante le quali eseguì alcuni canti degli alpini molto cari alla regina.
Invitato in diverse Ambasciate Italiane in giro per il Mondo, nel 2011 in occasione del 150° dell’Unità d’Italia ha tenuto un suggestivo concerto nell’Ambasciata Italiana a Parigi. Nello stesso anno per celebrare degnamente l’evento realizza “Gli Alpini cantano i 150 anni d’Italia”, un prodotto unico nel panorama corale. Composto da un cofanetto di 5 Cd e 90 canti eseguiti totalmente dal vivo in trent’anni di esibizioni sui più prestigiosi palchi nazionali.
Nel corso del 2012, assume la denominazione di Coro ANA Milano “Mario Bazzi” in onore del Presidente che per trent’anni ha fatto la storia del coro.
Il Coro, composto da 50 elementi, sotto la direzione artistica del Maestro Massimo Marchesotti fin dal 1973, non ha tralasciato di prestare particolare attenzione al repertorio musicale costituito non solo di canti alpini e militari ma anche di canti popolari regionali delle proprie zone, considerati di enorme interesse storico, contribuendo cosi’ a mantenere in vita un “documento” musicale e poetico di enorme rilievo etno-musicologico.
Perchè sei entrato a farne parte?
A casa mia, fin da piccolo, ho sempre sentito musica di Cori di Montagna. I miei genitori amavano tale musica così come andare spesso a camminare in montagna. Mi hanno trasmesso tale passione e ho avuto la fortuna di entrare a far parte delle truppe alpine durante il servizio militare. Al termine dello stesso, ho desiderato rimanere in contatto con il mondo alpino, pertanto mi sono iscritto all’ ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI di Milano. Qui ho conosciuto il Coro e l’ingresso nella formazione è stato il passo successivo.
Cosa differenzia la corale A.N.A. da altre corali?
Il Coro A.N.A. è più “vecchio” d’Italia. Abbiamo 63anni ed ininterrottamente da 63anni cantiamo le storie delle nostre montagne e del canto popolare italiano.
Da quanti membri è composta attualmente la corale?
Il coro è formato da circa 40 elementi, diretti da un direttore artistico, il Maestro Massimo Marchesotti.
Come è strutturata la corale, ovvero: quante volte provate, che impegno viene richiesto, quanti concerti fate?
Il coro prova per 11mesi all’anno 2 volte alla settimana. I concerti sono circa 30 all’anno. Non mancano prove supplementari quando certi tipi di impegno corale lo prevedono. Insomma, non è proprio una passeggiata far parte del Coro ANA di Milano, anzi si tratta di un grande impegno, ma che ti sa regalare enormi emozioni!
Cosa significa per la corale essere stata invitata dall’Ambasciata Italiana in Lussemburgo?
Innanzi tutto un grandissimo onore in quanto si tratta di un invito di grande prestigio. Ancora una volta porgo i miei più sentiti ringraziamenti a S.E. l’AmbasciatoreRaffaele de Lutio, per l’importante invito, il Coro gli è molto riconoscente.
Inoltre essere messaggeri di italianità in occasione di un appuntamento per una data così importante come il 2 giugno, Festa della Republica Italiana, ha un valore enorme se penso che rappresenteremo un pezzettino di Italia e le nostre canzoni porteranno aria di Patria agli italiani che saranno presenti al Conservatorio del Granducato per il nostro concerto. Ci presentermo inoltre al pubblico lussemburghese che probabilmente non conosce le nostre “storie” e quindi sarà per noi una piacevole occasione per presentarci nel modo migliore.
Progetti per il futuro?
Nella pentola bolle … un futuro ricchissimo di impegni. Concerti un po’ ovunque in Italia, già pianificati oppure da pianficare, in calendario abbiamo richieste già per il 2013. L’impegno più importante rimane comunque quello di proseguire nel nostro cammino senza sosta, che da circa 63anni ci porta a cantare e presentare il nostro repertorio che, grazie all’instancabile ricerca musicale del nostro Maestro Massimo Marchesotti, ci vede costantemente allo studio di nuove canzoni da presentare nel migliore dei modi ad un pubblico sempre più esigente e desideroso di cose nuove e diverse.
Elisa Cutullè