Maria Grazia Cutuli la giornalista catanese del Corriere della Sera uccisa in Afghanistan nel 2001, verrà ricordata il prossimo venerdi 4 maggio all’Université du Luxembourg–Campus Limpertsberg (ore 19), quando lo sceneggiatore Giuseppe Galeani e la fumettista Paola Cannatella, autori del romanzo a fumetti Maria Grazia Cutuli. Dove la terra brucia (Edizioni Rizzoli), presenteranno la loro graphic novel dedicata alla giornalista scomparsa. Parteciperanno all’evento la giornalista di Avvenire Laura Silvia Battaglia; autrice del il video Maria Grazia Cutuli. Il prezzo della verità (vincitore del premio Siani, 2010) e l’ artista catanese Rossella Cosentino che, per l’occasione, ha realizzato un’opera su plexiglass dedicata alla Cutuli.
L’incontro organizzato dalla Libreria Italiana e PassaParola Magazine é patrocinato dall’Istituto italiano di Cultura e dall‘Université du Luxembourg.
Intervista a Giuseppe Galeani e Paola Cannatella.
Perchè un racconto a fumetti?
A distanza di quasi dieci anni dalla scomparsa di Maria Grazia, ci siamo resi conto che la sua storia e il suo esempio rischiavano di essere dimenticati o, nel peggiore dei casi, di rimanere sconosciuti, soprattutto da parte delle nuove generazioni. Proprio per rivolgerci ai più giovani, ci è sembrato opportuno utilizzare il linguaggio del fumetto, che permette di raccontare una storia per testi e immagini insieme.
In particolare, ci interessava raccontare la donna e la giornalista Maria Grazia, agli albori di un conflitto, come quello in Afghanistan, che ancora oggi non cessa di lasciare sul campo, insieme a un enorme e sempre maggiore numero di vittime, un urgente bisogno di una decisiva riflessione sulla presenza delle forze militari internazionali.
Cosa vi ha trasmesso la CUTULI nelle testimonianze raccolte?
Abbiamo, in effetti, intervistato personalmente circa venti persone che conoscevano bene Maria Grazia, e alcuni di loro le erano stati vicini proprio durante gli ultimi suoi giorni tra Pakistan e Afghanistan. Abbiamo imparato a conoscere la sua professionalità come giornalista, con un rigore, una meticolosità e un senso del dovere che rappresentano un esempio per tutta la categoria. Trasmettendoci in qualche modo la profonda passione per il proprio mestiere, ci ha obbligati a raccontarla quanto più onestamente e fedelmente possibile.
Da qui la cura meticolosa dei testi del fumetto – con la resa in immagini degli articoli della stessa Cutuli – e la rappresentazione puntuale del personaggio di Maria Grazia nei disegni che la ritraggono.
Cosa ne pensate del giornalismo italiano di oggi?
Può sembrare banale, ma dopo aver letto tutti gli articoli di Maria Grazia Cutuli, soprattutto gli ultimi, da semplici lettori di quotidiani, vorremmo che tutti gli articoli, soprattutto quelli (troppo rari, ahinoi!) di politica estera, trasudassero professionalità, capacità di approfondimento, passione ed onesta volontà di testimonianza.
Purtroppo, non sempre questo accade. Sarebbe inoltre essenziale riconoscere il valore del reportage e della testimonianza diretta, non solo attraverso la voce dei protagonisti ma anche attraverso quella della gente comune, molto spesso vittima silenziosa dei conflitti.
Paola Cairo
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