Non si può difendere il capitano Schettino. Non voglio difendere il capitano Schettino. Che la giustizia faccia il suo corso e lui paghi gli errori commessi.

Si è detto, morbosamente, di tutto su di lui. Che rappresenta l’Italia peggiore. Che è la metafora vivente dell’italietta che ama l’uniforme e il comando, ma che è incapace di assumersi le proprie responsabilità. Che ben rappresenta l’anima vigliacca e meschina che è parte integrante dell’identità del nostro Paese.

Vi è, certamente, molta verità in tutto questo, a cominciare dalle evidenti responsabilità personali nel naufragio della nave Concordia.

Ma che dire di quell’Italia sempre pronta a stracciarsi le vesti e a gridare allo scandalo di fronte agli errori altrui? Che Italia è quella sempre famelica e avida di colpe da identificare, di criminali da accusare, di capri espiatori da immolare? E’ il caso di dirlo: è un’Italia con con poca…Concordia.

Non si puo’ difendere Schettino. Non voglio difendere Schettino.

Ma l’Italia migliore non è neppure rappresentata da certa stampa isterica che non sa parlare d’altro e da certi giornalisti che, volendo aumentare l’audience delle proprie trasmissioni, confondono l’informazione col giudizio, l’analisi dei fatti con l’analisi del sangue a chi, in quel momento, si trova sul banco degli imputati.

Una eclatante ed evidente colpa – come quella di Schettino – diventa occasione per praticare lo sport più antico e preferito da una gran parte degli italiani: quello dell’accusa isterica o dell’autodenigrazione totale del Paese.

L’Italia eternamente bacchettona non è migliore dell’altra – e cioè quella di chi sbaglia – per il semplice fatto che ne è lo specchio fedele.

Si muove e si fa sentire solo quando c’è lo sbaglio o si manifesta la tragedia.

Ma sta (colpevolmente?) zitta quando si tratta di affrontare le cause che, di volta in volta, provocano lo sbaglio o la tragedia.

Superficiali e gaudenti fin che non succede niente.

Colpevolisti e piagnoni quando succede l’irreparabile.

 

Roberto Serra                             

 

Potrebbe interessarti anche questo

Passaggio della torcia. Le nostre storie e il cammino verso la guarigione e la riconciliazione

Time for Equality (asbl) presenta l’appuntamento autunnale di Expressions of Humanity con le toccanti testimonianze dei delegati delle Prime Nazioni della Columbia Britannica (Canada) sui bambini aborigeni vittime del sistema delle scuole residenziali e sul fenomeno delle donne e delle…

Il nostro servizio dalla Fiera del libro di Francoforte su Patrimonio italiano.tv

PassaParola Editions costola editoriale di PassaParola asbl ha partecipato, con la Federazione editori lussemburghesi sotto la coordinazione di Kultur LX, alla 76a edizione della Buchmesse tenutasi a Francoforte dal 16 al 20 ottobre scorsi. Ecco com’è andata nel servizio di…

Bonnevoie: passeggia, ascolta, scopri

Vivace, multietnico, trendy. Il quartiere della capitale lussemburghese è ora protagonista di un tour guidato da farsi autonomamente e gratis. Sulle tracce della nuova emigrazioneSi chiama Empy Nest e richiama il rapporto madre-figlio/a in un confronto che si muove in bilico fra…

Il Premio Tenco: dove la musica si fa storia

A Sanremo dal 17 al 19 ottobre la cinquantesima edizione della canzone d’autore in assoluta e riconosciuta autonomia dall’industria musicale Non è una semplice rassegna musicale o una passerella di premi e premiati. Il “Tenco” è uno spazio fuori dal…